Altro che lo squillo delle campane o il richiamo del muezzin. Questa volta a finire sotto accusa per “disturbo alla quiete pubblica” sono i religiosi stessi, anche se in una veste un po’ particolare, quella degli ultras (vabbè...). La Direzione del Pontificio Oratorio San Pietro è stata, infatti, costretta a vietare ai supporters della Clericus Cup, il tradizionale campionato di calcio che oppone seminaristi e sacerdoti, l’uso di trombe, tamburi, megafoni e altri rumorosi strumenti utilizzati per il tifo. Il motivo? Disturbano la quiete degli abitanti del quartiere. Ridotti al silenzio, gli ultras del Mater Ecclesiae o del Seminario Romano Maggiore, dovranno ora accontentarsi di tifare al volume di un rosario.