mercoledì, gennaio 30
Processo Sme, Berlusconi assolto"Il falso in bilancio non è più reato"

MILANO -
"Il fatti non sono più previsti dalla legge come reato".
Con questa formula i giudici della I sezione penale del Tribunale di Milano hanno prosciolto Silvio Berlusconi dall'accusa di falso in bilancio nell'ultimo stralcio di procedimento nato con il caso-Sme. Gli episodi contestati all'ex premier, infatti, risalivano alla fine degli anno Ottanta. All'inizio dell'udienza, durata pochi minuti, l'accusa aveva chiesto la prescrizione, mentre la difesa aveva sollecitato i giudici ad un verdetto di proscioglimento perché i fatti non costituiscono più in reato. Era stato, infatti, proprio durante il governo Berlusconi che il reato di falso in bilancio era stato derubricato.

Chissà perchè l'ha fatta quella legge, e chissà perchè il governo appena caduto in due anni e mezzo non ha annullato questa schifezza, non sono neanche furbi!
Per l'ennesima volta viene calpestata la dignità di un popolo, la democrazia, la giustizia!
RIVOLTA!
 
posted by Senza Padroni at 11:21 AM | 5 comments
In aula le conversazioni degli ufficiali della questura
Aldrovandi, parole e 'omissioni'


Non è stata solo questione di orari ieri, nell’aula B del tribunale di Ferrara. Preponderanza nel dibattimento che ha visto protagonisti tre uomini della questura sono state anche le parole, quelle dette e, forse soprattutto, quelle non dette.
Intorno alle 6 Luca Casoni, responsabile dell’Ufficio denunce, si fa portare da una pattuglia in via Ippodromo. A un certo punto si trova al telefono con Marcello Bulgarellli e, alla domanda del superiore (insospettito del brevissimo lasso di tempo intercorso tra la chiamata di supporto ai carabinieri e la richiesta di un’ambulanza) “cosa è successo?”, sembra che lui dica “stacca” (“potrei averlo detto, non ne sono sicuro”). “Staccare” significa in questo caso “continuare la conversazione senza essere registrati”, ma Casoni non ricorda cosa si siano detti in quel frangente (“lo facciamo quando vogliamo parlare liberamente”). Qualcosa di sicuro, visto che il frammento di conversazione consegnato ai nastri dura una ventina di secondi, mentre – secondo i tabulati Telecom – quella telefonata dal cellulare è durata 1 minuto e 18 secondi.
Poco prima Bulgarelli aveva parlato con uno degli agenti intervenuti che gli aveva spiegato di aver avuto a che fare “con un pazzo di 100 chili che ci è saltato addosso… un pazzo duro, ci ha spaccato anche la macchina. Ha spaccato una portiera, un vetro, tutto…. Abbiamo avuto una lotta di mezz’ora con questo… È proprio matto. Cioè l’abbiamo bastonato di brutto perché…” (seguono voci sovrapposte e non si percepiscono le altre parole). Poi continua il poliziotto: “solo che adesso è svenuto, non so, è mezzo morto. È svenuto, non lo so io. Qualche cosa è…”. Pochi minuti dopo Bulgarelli viene richiamato da uno dei quattro agenti per avvertire un funzionario e chiedergli di venire: “Questo è morto”. Alla domanda “mi puoi dire perché?” la voce si fa troppo bassa per essere percepibile.
Una volta in via Ippodromo Casoni si renderà conto che qualcosa di grave è successo, tanto che all’arrivo del medico legale “ho detto alla dottoressa di scrivere tutto perché ho capito che era una cosa da finire in tribunale”. Anche lui dei manganelli rotti saprà solo dopo: “in un primo momento me la sono anche presa coi colleghi…”.
Bulgareli poi, visibilmente emozionato (“confuso dalle troppe domande” secondo la difesa) entrerà più volte in attrito con quanto esposto poco prima dal collega e alla fine spiegherà le cancellazioni sul registro dei fogli di intervento “per sbaglio, avevo invertito due interventi diversi”.
È Massimo Dossi, ispettore dell’Upg, l’ultimo a essere ascoltato. Dossi ricostruisce meticolosamente quello che ha visto e sentito quella mattina. In primo luogo quello che gli hanno riferito gli imputati Pollastri e Pontani al suo arrivo: “un’ombra è uscita dal parchino di via Ippodromo e si è scagliata contro la vettura con un calcio. Poi è salito sul cofano e con un salto ha provato a colpire al volto con un calcio un agente; questi si è scansato e il ragazzo è caduto a cavalcioni sulla portiera aperta per poi franare per terra”. Gli agenti risalgono in auto e innestano la retromarcia per fermarsi dieci metri più indietro, qui tenterebbero di parlare al giovane: “c’è qualcosa che non va? – riferisce sempre de relato Dossi -; poi cercano di fermarlo ma inutilmente, risalgono in macchina e indietreggiano di altri dieci metri, fino a fermarsi davanti al cancello”. All’arrivo della seconda pattuglia Federico sarebbe avanzato verso di loro, avrebbe provato a “colpirli con un calcio volante e, caduto a terra, è stato immobilizzato e ammanettato”.
Quanto ai manganelli, Dossi apprende della loro esistenza solo verso le tre di pomeriggio, quando in questura vengono portati nel suo ufficio per farli vedere al dirigente Paolo Marino (“erano stati trasferiti nella macchina intatta che è rientrata alla base”). “Forlani mi ha detto – racconta l’ispettore – che il suo si era rotto durante la colluttazione; l’altro era di Pollastri, che mi ha detto che molto probabilmente si era rotto per fermare le gambe del ragazzo che scalciavano”.
Al termine dell’esame incrociato è intervenuto il giudice Caruso per fare domande d’iniziativa concernenti più che altro il “merito” delle indagini. “Non avete pensato – rivolgendosi a Dossi -, mentre effettuavate i rilievi e sentivate i quattro poliziotti come persone informate dei fatti, che i protagonisti di questa vicenda potessero in un futuro essere indagati?”. “No”, è stata la risposta.
La prossima udienza fissata per il 13 febbraio. In aula compariranno come testimoni dell’accusa Paolo Marino, dirigente sezione volanti, il comandante della squadra mobile Pietro Scroccarello e Marco Pirani, ufficiale di polizia giudiziaria. Le parti civili chiameranno a deporre l’ex questore di Ferrara Elio Graziano, il vicequestore aggiunto Gennaro Sidero e l’ispettore della mobile Alessandro Cervi.

da Estense.com

GIUSTIZIA PER ALDROVANDI
 
posted by Senza Padroni at 9:28 AM | 1 comments
martedì, gennaio 29
Lady Mastella verso la libertà
Il pm Francesco Curcio ha chiesto la revoca degli arresti domiciliari per Sandra Lonardo Mastella. La presidente del Consiglio regionale della Campania era stata messa agli arresti il 16 gennaio scorso [...]



[...] dopo la richiesta della procura di Santa Maria Capua Vetere.Alla notizia, il marito Clemente ha deciso, in Aula alla Camera, di rimettere il suo mandato da ministro della Giustizia, aprendo così il lungo percorso di crisi del governo che hanno portato alle dimissioni del premier Romano Prodi. Ieri, questa volta la procura di Napoli, ha deciso di fare un passo indietro. Sandra Mastella potrebbe tornare «libera» tra pochi giorni. Le motivazioni risiedono nella spregiudicata mancanza delle esigenze cautelari. Il procuratore aggiunto di Napoli, Giuseppe Maddalena, e il pm Francesco Curcio hanno ritenuto sussistenti gli indizi in relazione al presunto tentativo di concussione contestato nell'ordinanza del gip di Santa Maria Capua Vetere, ma nello stesso tempo si sono pronunciati per la sopravvenuta mancanza delle esigenze cautelari. L'avvocato Titta Madia, legale di Daniela Lonardo, ha detto di essere convinto che i pm di Napoli - ai quali gli atti sono stati trasferiti per competenza territoriale della magistratura di Santa Maria Capua Vetere - nutrano perplessità «sull'impianto accusatorio». I pm hanno invece chiesto la conferma della misura degli arresti domiciliari per i co-indagati di Sandra Lonardo: l'assessore Andrea Abbanonte e il consigliere regionale dell'Udeur Nicola Ferraro. Sono stati in tutto esaminate le posizioni di 14 indagati, per la maggior parte esponenti dell'Udeur. Sempre l'avvocato Madia ha assicurato che «Mastella è combattivo e attende con serenità l'esito. È pronto a reagire a questa aggressione personale e al partito».

Ma dico io, che sono un ignorante sfigato, com'è che a questi viene a mancare l'impianto accusatorio e io devo scontare una pena senza essere stato processato?
Dico io, che sono uno sfigato del cazzo, perchè per questi che fanno il cazzo che vogliono, rubano, comprano, comandano, il pm chiede la scarcerazione e a me non mi processano neanche, io mi sconto due anni di diffida preventiva per una cagata che si è inventato lo sbirro di turno.
Dico io che sono un cazzone perchè questi non VANNO IN GALERA e io si!
PERCHE'???
RIVOLTA!!!
 
posted by Senza Padroni at 10:29 AM | 2 comments
sabato, gennaio 26
Omicidio Raciti, Speziale nuovamente arrestato

Arresti domiciliari in una comunità per omicidio: è la decisione del Tribunale del riesame per i minorenni di Catania che ha ripristinato un ordine restrittivo per Antonino Speziale, il giovane indagato per la morte dell'ispettore Filippo Raciti. I giudici hanno così accolto la richiesta del sostituto Angelo Busacca. Speziale si trova già ai domiciliari in comunità per resistenza aggravata per gli scontri al Massimino. Il legali del giovane, gli avvocati Giuseppe Lipera e Grazia Coco, annunciano ricorsi e per domani, alle 10, una conferenza stampa nel loro studio legale.
La decisione di ripristinare un provvedimento cautelare è stata adotta dallo stesso Tribunale che aveva disposto l'arresto di Speziale e contro il quale è pendente una richiesta di ricusazione alla Corte d'appello di Catania. La ricusazione verte dalla composizione del collegio: gli stessi magistrati che hanno già trattato e deciso la stessa questione il 30 giugno del 2007, ripristinando l'ordine di carcerazione per Speziale che era stato revocato il 4 giugno dallo stesso Gip Alessandra Chierego che lo aveva emesso il 27 febbraio. La Cassazione ha annullato e rinviato la decisione al riesame.

da Agrigentonotizie.it
 
posted by Senza Padroni at 7:34 PM | 2 comments
Champagne e mortadella.

Eheheh... di aggettivi da spendere ne avrei a migliaia, ma credo che ste sottospecie di esseri viventi non meritano nemmeno i miei insulti.
Forse una cosa la posso dire, che accomuna sicuramente tanta gente: sono stanco e ho sempre più voglia di far saltare il parlamenteo, in perfetto stile V.
Ecco chi vota le leggi anti-violenza (o anti-ultras), ecco chi, da qualche anno a questa parte, ci ha represso e ha calpestato continuamente i nostri diritti etichettandoci ripetutamente come cittadini di serie B.
Dai, riaprite i salotti nelle televisioni e discutete anche di loro... eheheh.
Eccoli qui i vari Totò e i vari Pulcinella, coloro che dovrebbero dare l'esempio... e se questo è il loro esempio, vi chiedo un solo favore: imitiamoli e distruggiamo tutto.

 
posted by Senza Padroni at 3:38 PM | 2 comments
mercoledì, gennaio 23
Santa repressione!

Quando gli ultras recitano il rosario…

Altro che lo squillo delle campane o il richiamo del muezzin. Questa volta a finire sotto accusa per “disturbo alla quiete pubblica” sono i religiosi stessi, anche se in una veste un po’ particolare, quella degli ultras (vabbè...). La Direzione del Pontificio Oratorio San Pietro è stata, infatti, costretta a vietare ai supporters della Clericus Cup, il tradizionale campionato di calcio che oppone seminaristi e sacerdoti, l’uso di trombe, tamburi, megafoni e altri rumorosi strumenti utilizzati per il tifo. Il motivo? Disturbano la quiete degli abitanti del quartiere. Ridotti al silenzio, gli ultras del Mater Ecclesiae o del Seminario Romano Maggiore, dovranno ora accontentarsi di tifare al volume di un rosario.
 
posted by Senza Padroni at 2:43 PM | 7 comments
martedì, gennaio 22

Prendiamo in prestito, ancora una volta, un post già pubblicato da EqV. L'articolo porta la firma di Mauro Saglietti ed è, semplicemente, un capolavoro.
Buona lettura.


Saranno contenti i benpensanti.
Quelli ci sono sempre, non muoiono mai.
Mi riferisco agli opinionisti da salotto televisivo, i pontificatori che da molti anni si sono rivelati la ruggine della sportività e del giornalismo classico, coloro insomma che hanno contribuito ad esasperare gli animi dei tifosi e a volgarizzare quel poco di cultura sportiva che questo Paese aveva.
Sì, proprio questi fenomeni dell’ovvio e del qualunquismo, al tempo stesso feroci Savonarola che si scagliano contro i deboli e pecorelle addolcite al cospetto della propria faziosità, campioni della superficialità e dell’approssimazione.
Gente che parla di calcio e di tifo senza essere mai stata allo stadio.
E poi mi riferisco anche ai tanti pappagalli.
Ai “Loreto” del telecomando, pronti a ripetere a memoria la lezione e a farne proprio il luogo comune, una volta uscito dal video.
Ci avete mai fatto caso?
Basta che dalla tv esca qualche concetto particolare che il giorno dopo c’è già qualcuno pronto a ripetere la filastrocca a memoria.
- Cra cra! Dobbiamo darci tutti una regolata! Cra cra!
- Cra cra! Seguiamo il modello inglese! Cra cra!
- Cra cra! Torti e favori si compensano! Cra Cra!
- Cra cra! Tanto rubavano tutti! Cra cra!
- Cra cra! Calciopoli non esiste! Cra cra!

Sentili come sono soddisfatti.
Finalmente si è dato un segnale forte, di civiltà, ora si è “imposto” il cosiddetto “terzo tempo”, le squadre sono praticamente obbligate a stringersi la mano al termine del match, come già avviene in altri sport.
Già, nei quali non è stato necessario imporre un bel niente.
Come sempre in Italia viaggiamo sull’onda dell’approssimazione, e del luogo comune.
E con un gesto superficiale, irritante e di facciata, per giunta imposto, si è creduto di dare un “esempio” di sportività e correttezza.
Una mano di biacca insomma.

La sportività del gesto nasce dalla sua spontaneità, che muore nel momento stesso dell’imposizione.
Il gesto dei Viola contro l’Inter poteva anche starci, proprio perché inatteso, giusto riconoscimento a una squadra forte. Ma doveva finire lì, o lasciato alla discrezione e alla sportività dei singoli.
Come la mettiamo con le scorrettezze, con le ingiustizie che nel nostro campionato continuano ad imperare?
E se una squadra vince una partita su rigore che non c’è, dopo aver spedito fuori in barella qualche giocatore, cosa devono fare gli avversari?
Rendere onore alla disonestà? Alla scorrettezza? Alla furbizia del più potente?
Inchinarsi sorridenti?
E se un calciatore proprio vi sta sull’anima?
Se proprio non lo sopportate?
Voi avreste dato la mano a Nedved dopo il derby?
O a Materazzi dopo Perugia-Torino 1998?
Oppure a qualche personaggio che proprio non vi piace?
E la sana rivalità? Quella sì, sportiva veramente?
Quando i gobbi vinceranno una coppa noi li aspetteremo all’uscita del tunnel degli spogliatoi per applaudirli?
Ma per piacere.
Tutto questo sa di plastica.

Ora il Gotha del calcio, che di solito se la canta e se la suona in abbondanza, pretende anche i sorrisi finali, l’ossequio, l’omaggio al Re anche se magari ti ha rubato una partita.
E che diamine! Sportività è anche questo!
Accetta i torti col sorriso sulle labbra!
Siamo in televisione e ci vuole il lieto fine politicamente corretto. Sorridi!
Vuoi (od osi) per caso lamentarti?

Fateci caso, alla partita sembra sempre più di essere in uno studio televisivo, si finirà col pubblico urlante che batte istericamente le mani ogni 4 secondi e urla entusiasta, come nelle trasmissioni televisive contenitore più popolari.
Le vallettine a bordo campo pronte a scosciarsi ci sono già (saltano fuori come funghi a migliaia, non vedono l’ora), le sedie sono comode comode e in qualche stadio c’è già anche il karaoke e la musica truzza.
Il prossimo passo saranno i cori prestabiliti e concordati durante la settimana, in modo che non riusltino offensivi... Vedrete.
- ju-ven-tino bi-ri-chino, trallallero trallallà! -

Non va di moda dire tutto questo?
Non è conforme alla “verità” che ci viene imposta?
Fa parte delle cose che “non si possono dire” (per paura) ma che tutti pensano?
Chi se ne frega.
Pazienza, non mi va di omologarmi a questo coro di pappagalli o a questa verità di plastica, fatta di lustrini e pallettes. E pace se lo fanno tutti.
La stima non si impone.

Non basta una mano di biacca a rendere bella e sicura una casa che è marcia.
Occorrerebbe rendere credibile la lealtà, tra le macerie di quello che una volta era uno sport e una passione, ovvero risanare la casa dall’interno.
Un gesto impossibile oramai.
Usciamo dal peggiore scandalo calcistico della nostra storia, nel quale le pene sono state irrisorie.
Un calcio che, ancora macchiato, mascherato e travestito, falsamente purificato dalla vittoria di Lippi, ha cercato di accaparrarsi i finanziamenti per l’Europeo con una platealità irritante. Finanziamenti poi “sfortunatamente” piovuti su qualcun altro.
E ora, dopo tutto questo, si cerca di riparare la casa dal tetto?

Padroni del vapore calcistico, volete davvero eliminare violenze e comportamenti delinquenziali?
Date un segnale davvero forte, chiudete tutte quelle trasmissioni che sono uno specchio della faziosità, dell’ossessione, con gente disposta ad umiliarsi per truccare una moviola o per dire che un rigore non c’era.
Comportamenti che hanno contribuito a influenzare gli animi più a rischio, che probabilmente non aspettavano altro.
Fate tacere chi, per seguire l’audience, ha esasperato gli animi in tutti questi anni, parlando sempre delle solite squadre, ignorando le altre e i loro tifosi, riducendole a comparse del teatrino, facendo passare i torti per cosa ovvia, i favori come cosa dovuta a chi aveva “classe e potere”.
Fate tacere chi ha svilito, pur di vendere il prodotto a più persone possibile, il particolare o la minoranza, massificandolo e imbarbarendolo.
Questo sì ha generato rabbia e senso di ingiustizia.
Oppure prendetevela con voi stessi o con chi ha rovinato il calcio rendendolo schiavo degli sponsor, spezzatino negli orari, con le maglie tappezzate di reclame come una formula 1, con chi ha protetto certe tifoserie e ne ha spedite in C1 altre.
Volete veramente vedere gioia e amicizia nel calcio?
Andate a sistemarvi in una curva (o in quello che ne rimane) e guardate cosa succede quando c’è un gol. Le stesse curve che avete combattuto perché secondo voi covi di barbari, quando invece la violenza si è generata con anni di messaggi ossessivi, con l’arroganza e la cafonaggine di comportamenti sospetti e sleali.
Andate a vedere cosa capita quando c’è un gol.
C’è da imparare, sapete?

La sceneggiata di domenica è stata accolta con bordate di fischi in molti stadi, a contestare l’imposizione e l’ipocrisia del gesto, che ci starebbe comunque in modi e tempi diversi, se spontaneo.
E oltretutto a sottolineare l’esasperazione del pubblico, già costretto a sorbirsi negli ultimi anni l’uccisione del tifo organizzato con relative coreografie. Ormai allo stadio si vedono sempre meno bandiere (mamma mia, quanta gente sterminata a colpi di lenzuolo prima! Ora grazie a Dio è tutto diverso), ciao tamburi e addio fumogeni. Controlli stile check-in, ti chiedono anche se hai fatto la varicella o ti sei preso il colera, quando entri. Il tutto secondo me finalizzato a scoraggiare i tifosi, svuotare gli stadi e riempire i salotti.
Con le televisioni accese, ovviamente.

Un’ultima considerazione sul terzo tempo, su quest’opera d’arte preconfezionata e predigerita, per giunta male.
Mi rivolgo ai giocatori. Ai nostri giocatori.
Invece di perdere tempo a centrocampo, fingendo una sincerità che ha bisogno della fine del fervore agonistico per essere anche solo lontanamente credibile, fate ancora qualche passettino in più. Sempre che non siate stravolti dalla stanchezza, venite a stringere la mano a noi in Curva, o agli altri tifosi in altri settori dello stadio.
Se volete veramente fare qualcosa di utile, venite da noi, fessi di professione, che speriamo e ci illudiamo da una vita.
Venite, c’è gente che si sobbarca parecchi sacrifici per poter essere su quegli scalini, alla ricerca di non si sa più neanche bene che cosa, per poi assistere ad umiliazioni e sconfitte interne come quella di domenica!
Gente che ha davanti tutta una settimana di rabbia e delusione, di pesanti sfottò che continuano e non finiscono mai, quasi una pena da girone dantesco, prese per i fondelli che voi non conoscerete mai. Venite, vi raccontiamo cosa significa.
Venite a stringere la mano e a guardare negli occhi chi si rode il fegato e si fa venire il mal di stomaco, credendoci ogni volta, sperando che ogni domenica sia finalmente quella buona, una domenica che non arriva mai!
Vi aspettiamo, venite a conoscere quei fessi sulle gradinate, voi privilegiati che non avete il mutuo da pagare, che non fate attenzione ai prezzi al supermercato, voi che arrivate a Torino e invece che correre passeggiate per il campo e magari neanche capite cosa continuiamo a fare noi su quegli scalini. Voi poverini tanto fragili psicologicamente, voi che quando siete invitati alle cene dei club sbuffate e non vedete l’ora di andarvene.
Forza, il vostro popolo vi acclama!
Sarebbe un gesto quanto meno più decoroso non solo della ipocrita pagliacciata finale, ma anche della meravigliose e indomite prestazioni che ci avete regalato domenica e mercoledì.

MAURO SAGLIETTI

 
posted by Senza Padroni at 1:18 PM | 3 comments
mercoledì, gennaio 16
Era ora!

da Repubblica

Dopo l'arresto della moglie per tentata concussione mossa a sorpresadel ministro: "Fra l'amore della mia famiglia e il potere scelgo il primo"
Mastella, annuncio in Parlamento"Mi dimetto per senso dello Stato"
"Colpito da frange estremiste dei giudici che mi vedono come un nemico da abbattere"
Mastella, annuncio in Parlamento"Mi dimetto per senso dello Stato"
"Mi dimetto, getto la spugna", così con tono commosso e attaccando il giudice che ha arrestato la moglie, definita "un ostaggio", il ministro Mastella ha concluso il discorso alla Camera dove parlava dopo l'arresto della moglie Sandra Lonardo per tentata concussione. L'ormai ex ministro si è presentato alla Camera alle 10,45 dove era previsto il tradizionale discorso sullo stato della Giustizia. Ma il normale corso degli impegni istituzionali è stato deviato dalla notizia giunta dalla Campania. "Avrei fatto un discorso diverso, avrei parlato di riforma della giustizia - ha detto - notizie annunciate dalla stampa, e perfino da un editoriale. Un discorso certamente diverso da quello che avrei fatto. Vi parlo con il dolore nel cuore di chi sa e di chi è stato colpito negli affetti più profondi". E' provato Mastella mentre parla di fronte ad una Camera muta e pronta all'applauso nei passaggi in cui il politico Mastella attacca la magistratura, "frange estremiste" dice lui. Le "mie illusioni oggi sono frantumate di fronte a un muro di brutalità. Ho sperato che la frattura tra magistratura e politica potesse essere ricomposta, ma devo prendere atto - dice il guardasigilli - che nonostante abbia lavorato giorno e notte per essere un interlocutore affidabile sono stato percepito da frange estremiste come un avversario da contrastare, se non un nemico da abbattere". Dunque la frattura fra giustizia e politica Mastella mette all'origine della vicenda. "Ho avuto l'illusione che tutto ciò che ho fatto in questi mesi potesse essere la prova della mia onestà intellettuale e dell'assenza di secondi fini". E invece, subito il "tiro al bersaglio nei miei confronti, quasi una caccia all'uomo, una autentica persecuzione". "Tutta la mia famiglia - ha continuato - è stata intercettata, tutto il mio partito è stato seguito dalla procura di Potenza, un tiro al bersaglio, mia moglie è in ostaggio". "Mi dimetto - ha puntato il dito il leader dell'Udeur - sapendo che un'ingiustizia enorme è la fonte inquinata di un provvedimento perseguito con ostinazione da un procuratore che l'ordinamento giudiziario manda a casa per limiti di mandato e di questo mi addebita la colpa". "Colpa che invece - aggiunge Mastella - non ravvisa nell'esercizio domestico delle sue funzioni per altre vicende che lambiscono suoi stretti parenti e delle quali è bene che il Csm e altri si occupino".
Mastella apre anche un altro fronte politico quando dice "mi dimetto riaprendo la questione delle intercettazioni a volte manipolate, a volte estrapolate ad arte assai spesso divulgate senza alcun riguardo per la riservatezza dei cittadini". "Mi dimetto - ha concluso con la voce rotta dall'emozione - per essere più libero politicamente e umanamente, perché tra l'amore per la mia famiglia e il potere scelgo il primo".

Povero Mastella, povero povero!
 
posted by Senza Padroni at 12:36 PM | 3 comments
domenica, gennaio 13
Libertà di stampa. Se qualche mese fà ci raggiravamo intorno alla quarantesima posizione, che ci faceva pur sempre rientrare nella denominazione di "Paese Libero" anche se in una posizione inammissibile per una Paese che si dichiara democratico, guardate ora a che punto siamo arrivati:

UN PAESE SEMILIBERO

La Freedom House è un'organizzazione no-profit e indipendente degli Stati Uniti d'America fondata circa sessant'anni fa dalla moglie del Presidente Roosevelt, Eleanor: fra i suoi sostenitori ci sono numerose fondazioni di fama internazionale.
La sua autorevolezza non può essere messa in discussione. Questa è la classifica dei paesi del mondo riguardo alla libertà di stampa e di informazione. Nella colonna a sinistra il posto occupato (dal più libero al meno libero), poi il nome della nazione. Segue il punteggio accumulato per conquistare quel determinato posto in classifica e infine un "commento".
Noi abbiamo cercato l'Italia. Voi, se volete, cercate il vostro paese.

1 Finlandia 9 Libero
2 Islanda 9 Libero
3 Svezia 9 Libero
4 Danimarca 10 Libero
5 Norvegia 10 Libero
6 Belgio 11 Libero
7 Lussemburgo 11 Libero
8 Paesi Bassi 11 Libero
9 Svizzera 11 Libero
10 Nuova Zelanda 12 Libero
11 Isole Marshall 13 Libero
12 Palau 13 Libero
13 Andorra 14 Libero
14 Bahamas 14 Libero
15 Liechtenstein 14 Libero
16 Monaco 14 Libero
17 Portogallo 14 Libero
18 Irlanda 15 Libero
19 Jamaica 15 Libero
20 Germania 16 Libero
21 San Marino 16 Libero
22 St Lucia 16 Libero
23 St Vincent&Grenadines 16 Libero
24 Barbados 17 Libero
25 Canada 17 Libero
26 Dominica 17 Libero
27 Estonia 17 Libero
28 Lettonia 17 Libero
29 Stati Uniti 17 Libero
30 Australia 18 Libero
31 Lituania 18 Libero
32 Malta 18 Libro
33 Micronesia 18 Libero
34 Gran Bretagna 18 Libero
35 Costa Rica 19 Libero
36 Slovenia 19 Libero
37 Belize 20 Libero
38 Francia 20 Libero
39 Grenada 20 Libero
40 Giappone 20 Libero
41 Polonia 20 Libero
42 Suriname 20 Libero
43 Tuvalu 20 Libero
44 Austria 21 Libero
45 Ungheria 21 Libero
46 Slovacchia 21 Libero
47 Taiwan 21 Libero
48 Cipro 22 Libero
49 Rep. Ceca 22 Libero
50 Spagna 23 Libero
51 Guyana 23 Libero
52 Mali 23 Libero
53 St Kitts&Nevis 23 Libero
54 Cile 24 Libero
55 Trinitad&Togo 24 Libero
56 Vanuatu 24 Libero
57 Samoa 25 Libero
58 Ghana 26 Libero
59 Kiribati 26 Libero
60 Sud Africa 26 Libero
61 Grecia 28 Libero
62 Hong Kong 28 Libero
63 Israele 28 Libero
64 Mauritius 28 Libero
65 Sao Tome&Principe 28 Libero
66 Namibia 29 Libero
67 Nauru 29 Libero
68 Papua & Nuova Guinea 29 Libero
69 Sud Corea 29 Libero
70 Uruguay 29 Libero
71 Benin 30 Libero
72 Botswana 30 Libero
73 Timor Est 30 Libero
74 Isole Figi 30 Libero
75 Isole Solomon 30 Libero




76 Capo Verde 32 Parzialmente libero
77 Bolivia 35 Parzialmente libero
78 Bulgaria 35 Parzialmente libero
79 Italia 35 Parzialmente libero
80 Mongolia 35 Parzialmente libero
81 Filippine 35 Parzialmente libero
82 Croazia 37 Parzialmente libero
83 Senegal 37 Parzialmente libero
84 Tonga 37 Parzialmente libero
85 Repubblica Dominicana 38 Parzialmente libero
86 India 38 Parzialmente libero
87 Antigua&Barbuda 40 Parzialmente libero
88 Brasile 40 Parzialmente libero
89 Burkina Faso 40 Parzialmente libero
90 Perù 40 Parzialmente libero
91 Serbia e Montenegro 40 Parzialmente libero
92 Argentina 41 Parzialmente libero
93 Ecuador 41 Parzialmente libero
94 El Salvador 41 Parzialmente libero
95 Lesotho 42 Parzialmente libero
96 Messico 42 Parzialmente libero
97 Nicaragua 42 Parzialmente libero
98 Thailandia 42 Parzialmente libero
99 Comoros 44 Parzialmente libero
100 Panama 44 Parzialmente libero
101 Uganda 44 Parzialmente libero
102 Bosnia Erzegovina 45 Parzialmente libero
103 Mozambico 45 Parzialmente libero
104 Romania 47 Parzialmente libero
105 Turchia 48 Parzialmente libero
106 Madagascar 50 Parzialmente libero
107 Albania 51 Parzialmente libero
108 Congo 51 Parzialmente libero
109 Honduras 51 Parzialmente libero
110 Macedonia 51 Parzialmente libero
111 Tanzania 51 Parzialmente libero
112 Nigeria 52 Parzialmente libero
113 Niger 53 Parzialmente libero
114 Malawi 54 Parzialmente libero
115 Guinea-Bissau 55 Parzialmente libero
116 Georgia 56 Parzialmente libero
117 Paraguay 56 Parzialmente libero
118 Sri Lanka 56 Parzialmente libero
119 Guatemala 58 Parzialmente libero
120 Indonesia 58 Parzialmente libero
121 Kuwait 58 Parzialmente libero
122 Seychelles 58 Parzialmente libero
123 Sierra Leone 59 Parzialmente libero
124 Ukraina 59 Parzialmente libero
125 Libano 60 Parzialmente libero




126 Kenya 61 Non libero
127 Pakistan 61 Non libero
128 Cambogia 62 Non libero
129 Giordania 62 Non libero
130 Qatar 62 Non libero
131 Repubblica Africa Centrale 63 Non libero
132 Colombia 63 Non libero
133 Marocco 63 Non libero
134 Algeria 64 Non libero
135 Armenia 64 Non libero
136 Mauritania 65 Non libero
137 Moldova 65 Non libero
138 Zambia 65 Non libero
139 Angola 66 Non libero
140 Bhutan 66 Non libero
141 Gabon 66 Non libero
142 Haiti 66 Non libero
143 Singapore 66 Non libero
144 Djibouti 67 Non libero
145 Afghanistan 68 Non libero
146 Bangladesh 68 Non libero
147 Camerun 68 Non libero
148 Egitto 68 Non libero
149 Etiopia 68 Non libero
150 Maldive 68 Non libero
151 Russia 68 Non libero
152 Costa d'Avorio 69 Non libero
153 Malesia 69 Non libero
154 Nepal 69 Non libero
155 Iraq 70 Non libero
156 Bahrain 71 Non libero
157 Kyrgyzstan 71 Non libero
158 Azerbaijan 72 Non libero
159 Oman 72 Non libero
160 Gambia 72 Non libero
161 Emirati Arabi Uniti 72 Non libero
162 Venezuela 72 Non libero
163 Ciad 73 Non libero
164 Guinea 73 Non libero
165 Liberia 73 Non libero
166 Togo 73 Non libero
167 Burundi 74 Non libero
168 Tajikistan 74 Non libero
169 Brunei 75 Non libero
170 Kazakhstan 75 Non libero
171 Yemen 76 Non libero
172 Swaziland 79 Non libero
173 Iran 80 Non libero
174 Arabia Saudita 80 Non libero
175 Tunisia 80 Non libero
176 Congo (Kinshasa) 81 Non libero
177 Cina 82 Non libero
178 Vietnam 82 Non libero
179 Laos 83 Non libero
180 Somalia 83 Non libero
181 Siria 83 Non libero
182 Israele Territori Occupati 84 Non libero
183 Rwanda 84 Non libero
184 Uzbekistan 85 Non libero
185 Bielorussia 86 Non libero
186 Sudan 86 Non libero
187 Guinea Equatoriale 88 Non libero
188 Zimbawe 89 Non libero
189 Eritrea 91 Non libero
190 Libia 95 Non libero
191 Burma 96 Non libero
192 Cuba 96 Non libero
193 Turkmenistan 96 Non libero
194 Nord Corea 97 Non libero
 
posted by Senza Padroni at 12:47 PM | 2 comments