mercoledì, gennaio 16
Era ora!

da Repubblica

Dopo l'arresto della moglie per tentata concussione mossa a sorpresadel ministro: "Fra l'amore della mia famiglia e il potere scelgo il primo"
Mastella, annuncio in Parlamento"Mi dimetto per senso dello Stato"
"Colpito da frange estremiste dei giudici che mi vedono come un nemico da abbattere"
Mastella, annuncio in Parlamento"Mi dimetto per senso dello Stato"
"Mi dimetto, getto la spugna", così con tono commosso e attaccando il giudice che ha arrestato la moglie, definita "un ostaggio", il ministro Mastella ha concluso il discorso alla Camera dove parlava dopo l'arresto della moglie Sandra Lonardo per tentata concussione. L'ormai ex ministro si è presentato alla Camera alle 10,45 dove era previsto il tradizionale discorso sullo stato della Giustizia. Ma il normale corso degli impegni istituzionali è stato deviato dalla notizia giunta dalla Campania. "Avrei fatto un discorso diverso, avrei parlato di riforma della giustizia - ha detto - notizie annunciate dalla stampa, e perfino da un editoriale. Un discorso certamente diverso da quello che avrei fatto. Vi parlo con il dolore nel cuore di chi sa e di chi è stato colpito negli affetti più profondi". E' provato Mastella mentre parla di fronte ad una Camera muta e pronta all'applauso nei passaggi in cui il politico Mastella attacca la magistratura, "frange estremiste" dice lui. Le "mie illusioni oggi sono frantumate di fronte a un muro di brutalità. Ho sperato che la frattura tra magistratura e politica potesse essere ricomposta, ma devo prendere atto - dice il guardasigilli - che nonostante abbia lavorato giorno e notte per essere un interlocutore affidabile sono stato percepito da frange estremiste come un avversario da contrastare, se non un nemico da abbattere". Dunque la frattura fra giustizia e politica Mastella mette all'origine della vicenda. "Ho avuto l'illusione che tutto ciò che ho fatto in questi mesi potesse essere la prova della mia onestà intellettuale e dell'assenza di secondi fini". E invece, subito il "tiro al bersaglio nei miei confronti, quasi una caccia all'uomo, una autentica persecuzione". "Tutta la mia famiglia - ha continuato - è stata intercettata, tutto il mio partito è stato seguito dalla procura di Potenza, un tiro al bersaglio, mia moglie è in ostaggio". "Mi dimetto - ha puntato il dito il leader dell'Udeur - sapendo che un'ingiustizia enorme è la fonte inquinata di un provvedimento perseguito con ostinazione da un procuratore che l'ordinamento giudiziario manda a casa per limiti di mandato e di questo mi addebita la colpa". "Colpa che invece - aggiunge Mastella - non ravvisa nell'esercizio domestico delle sue funzioni per altre vicende che lambiscono suoi stretti parenti e delle quali è bene che il Csm e altri si occupino".
Mastella apre anche un altro fronte politico quando dice "mi dimetto riaprendo la questione delle intercettazioni a volte manipolate, a volte estrapolate ad arte assai spesso divulgate senza alcun riguardo per la riservatezza dei cittadini". "Mi dimetto - ha concluso con la voce rotta dall'emozione - per essere più libero politicamente e umanamente, perché tra l'amore per la mia famiglia e il potere scelgo il primo".

Povero Mastella, povero povero!
 
posted by Senza Padroni at 12:36 PM |


3 Comments:


At 1/17/2008 5:33 PM, Anonymous Anonimo

ofeggj ofeggj l'hanno costretto a dimettersi ......ma e tutto falso
le accuse ed è la persona più adatta per fare il ministro della giustizia ......ahahahahahahahah
B.S.C.

 

At 1/18/2008 7:41 PM, Anonymous Anonimo

Massimo disprezzo per certa genta che dovrebbe rappresentare la nostra nazione all'estero...signori questa è la gente chi ci governa...questa è la gente di cui noi cittadini dovremmo fidarci e poi ci chiedono il voto!
Cheers!

A different life

 

At 1/19/2008 7:28 PM, Anonymous Anonimo

jittatl indu cesss...Za