Caduta un'accusa, se ne fa un'altra.
CATANIA - La condanna a tre anni e quattro mesi per resistenza aggravata a pubblico ufficiale è stata chiesta dal pm Angelo Busacca nei confronti di Antonino Speziale, il giovane accusato di avere ucciso l'ispettore di polizia Filippo Raciti il 2 febbraio dello scorso anno durante gli scontri del derby di calcio con il Palermo.
E' ripreso così Il processo per resistenza aggravata a pubblico ufficiale nei confronti del diciottenne, presente in aula; l'udienza si sta svolgendo davanti al Tribunale di minori di Catania perché l'imputato all'epoca dei fatti non aveva ancora compiuto 18 anni. Prima della conclusione della requisitoria del pm il tribunale aveva respinto la richiesta di sospensione del processo, avanzata dalla difesa, in attesa della decisione della Cassazione sull'istanza di ricusazione nei confronti dei giudici presentata dai difensori del giovane.
"Chiedo perdono pubblicamente per Antonino Speziale che va condannato perché ha sbagliato, ma era un ragazzino che adesso ha capito gli errori che ha commesso", ha detto l'avvocato difensore Giuseppe Lipera nell'arringa. "Il livello di maturità è cambiato - ha aggiunto il penalista -, l'imputato adesso ha capito il valore della divisa e ha smesso di tenere atteggiamenti da ragazzo della via Pal. Va condannato perché ha partecipato a dei tafferugli, la resistenza a pubblico ufficiale non c'è stata. Vogliamo che sia una condanna di esempio a lui e agli altri giovani, ma commisurata al reale reato commesso: un verdetto giusto". Per questo l'avvocato Lipera ha chiesto al tribunale "la condanna minore in assoluto, la concessione delle attenuanti e anche la sospensione condizionata della pena".
Il presidente del tribunale, Francesca Pricoco, dopo la requisitoria del pm e l'arringa dell'avvocato, ha sospeso la deliberazione del processo, visto che è pendente la ricusazione del collegio davanti alla sesta sezione penale della Cassazione, congelato i termini cautelari, e aggiornato l'udienza al prossimo 12 febbraio. Per quest'ultima data, se sarà arrivata la decisione dei giudici dell'Alta corte, il processo o sarà trasferito a un altro collegio, in caso di accoglimento della ricusazione, o, se respinta, il Tribunale per i minorenni di Catania si riunirà in camera di consiglio per la sentenza.
Per quanto riguarda l'ordine di arresto per omicidio, il tribunale si riunirà il prossimo 24 gennaio. Il provvedimento è stato notificato all'avvocato Lipera a margine dell'udienza del processo per resistenza aggravata e danneggiamento. L'ordine di arresto per omicidio fu emesso dal gip per il tribunale per i minorenni di Catania Alessandra Chierego il 27 febbraio 2007. E fu lo stesso giudice per le indagini preliminari a revocarlo, il 28 maggio, dopo che i Ris di Parma, in sede di incidente probatorio, depositarono una perizia sulla presunta arma del delitto, un sottolavello di lamierino.
La Procura per i minorenni di Catania impugnò la decisione del gip e il Tribunale del riesame accolse il ricorso, ma l'ordinanza è stata annullata con rinvio il 7 dicembre scorso dalla prima sezione penale della Cassazione che ha disposto un nuovo giudizio davanti a un Tribunale del riesame con diversa composizione.
CATANIA - La condanna a tre anni e quattro mesi per resistenza aggravata a pubblico ufficiale è stata chiesta dal pm Angelo Busacca nei confronti di Antonino Speziale, il giovane accusato di avere ucciso l'ispettore di polizia Filippo Raciti il 2 febbraio dello scorso anno durante gli scontri del derby di calcio con il Palermo.
E' ripreso così Il processo per resistenza aggravata a pubblico ufficiale nei confronti del diciottenne, presente in aula; l'udienza si sta svolgendo davanti al Tribunale di minori di Catania perché l'imputato all'epoca dei fatti non aveva ancora compiuto 18 anni. Prima della conclusione della requisitoria del pm il tribunale aveva respinto la richiesta di sospensione del processo, avanzata dalla difesa, in attesa della decisione della Cassazione sull'istanza di ricusazione nei confronti dei giudici presentata dai difensori del giovane.
"Chiedo perdono pubblicamente per Antonino Speziale che va condannato perché ha sbagliato, ma era un ragazzino che adesso ha capito gli errori che ha commesso", ha detto l'avvocato difensore Giuseppe Lipera nell'arringa. "Il livello di maturità è cambiato - ha aggiunto il penalista -, l'imputato adesso ha capito il valore della divisa e ha smesso di tenere atteggiamenti da ragazzo della via Pal. Va condannato perché ha partecipato a dei tafferugli, la resistenza a pubblico ufficiale non c'è stata. Vogliamo che sia una condanna di esempio a lui e agli altri giovani, ma commisurata al reale reato commesso: un verdetto giusto". Per questo l'avvocato Lipera ha chiesto al tribunale "la condanna minore in assoluto, la concessione delle attenuanti e anche la sospensione condizionata della pena".
Il presidente del tribunale, Francesca Pricoco, dopo la requisitoria del pm e l'arringa dell'avvocato, ha sospeso la deliberazione del processo, visto che è pendente la ricusazione del collegio davanti alla sesta sezione penale della Cassazione, congelato i termini cautelari, e aggiornato l'udienza al prossimo 12 febbraio. Per quest'ultima data, se sarà arrivata la decisione dei giudici dell'Alta corte, il processo o sarà trasferito a un altro collegio, in caso di accoglimento della ricusazione, o, se respinta, il Tribunale per i minorenni di Catania si riunirà in camera di consiglio per la sentenza.
Per quanto riguarda l'ordine di arresto per omicidio, il tribunale si riunirà il prossimo 24 gennaio. Il provvedimento è stato notificato all'avvocato Lipera a margine dell'udienza del processo per resistenza aggravata e danneggiamento. L'ordine di arresto per omicidio fu emesso dal gip per il tribunale per i minorenni di Catania Alessandra Chierego il 27 febbraio 2007. E fu lo stesso giudice per le indagini preliminari a revocarlo, il 28 maggio, dopo che i Ris di Parma, in sede di incidente probatorio, depositarono una perizia sulla presunta arma del delitto, un sottolavello di lamierino.
La Procura per i minorenni di Catania impugnò la decisione del gip e il Tribunale del riesame accolse il ricorso, ma l'ordinanza è stata annullata con rinvio il 7 dicembre scorso dalla prima sezione penale della Cassazione che ha disposto un nuovo giudizio davanti a un Tribunale del riesame con diversa composizione.