lunedì, settembre 25
Parcheggiatori abusivi da trasferta


«Siamo parcheggiatori abusivi itineranti, sempre al seguito del Napoli». Si sono giustificati con queste parole due giovani napoletani pizzicati dai carabinieri mentre erano indaffarati al Garilli a spillare quattrini ad automobilisti in cerca di un parcheggio per poter seguire la partita di sabato fra il Piacenza e il Napoli. Ovviamente le aree di sosta indicate dai due improvvisati "addetti alla sosta" erano aree del tutto gratuite e non soggette a pedaggio. «Ma come, noi siamo di Napoli», hanno detto ai carabinieri i due che sono stati fermati, quasi a voler dire che forse qualcosa d'abusivo c'era, ma che in fondo nulla di male era stato commesso. I militari hanno però applicato le leggi e i due sono stati sanzionati per aver svolto abusivamente la professione di parcheggiatori, appioppando a ciascuno 650 euro di multa. Non appena i carabinieri si sono allontanati, i due parcheggiatori abusivi avrebbero espresso non poche perplessità sull'eventualità di poter pagare la maxi-multa.
I due napoletani sanzionati sono stati identificati per B.G., di Fratta Maggiore, e M.I., di Grumo Nevano, due paesi dell'hinterland di Napoli, entrambi di 22 anni. Il primo ha dichiarato di essere in attesa di lavoro, il secondo di essere aiuto-autista, sempre abusivo.A chiamare i carabinieri alcuni automobilisti indispettiti per aver versato il pedaggio, del resto l'atteggiamento deciso, quasi minaccioso dei due (uno molto alto e l'altro più basso) ha indotto anche i più ritrosi a versare il pedaggio. Un euro la quota richiesta: quando i carabinieri hanno fermato i due, in tasca avevano racimolato (tutto in monete) circa settanta euro in un ora di lavoro.E sono stati proprio alcune "vittime" a chiamare il 112, dopo aver versato il pedaggio, segnalando la posizione dei parcheggiatori abusivi.Sul posto è subito intervenuta una pattuglia della stazione Levante di via Caccialupo che nel parccheggio di via Gorra antistante la tribunale centrale si è imbattuta negli improvvisati "guardiani" dell'area di sosta.Alla vista dell'auto della Benemerita i due partenopei hanno tentato di allontanarsi per sottrarsi alla sgradita "visita" dei militari, ma sono stati immediatamente agguantati. Al brigadiere Giuseppe Noto non è sfuggito che uno dei due aveva lasciato cadere a terra un involucro, poi rivelatosi contenere tre grammi di hashish.Il piccolo quantitativo di stupefacente è costato al giovane una segnalazione alla prefettura come assuntore di sostanze stupefacenti.Per nulla intimoriti dai carabinieri, i due hanno raccontato di essere arrivati a Piacenza con il treno, insieme a tutti gli altri tifosi. Ma i due parcheggiatori abusivi la partita non l'hanno seguita.«Noi dobbiamo lavorare - si sono giustificati - siamo parcheggiatori abusivi intineranti e seguiamo il Napoli in tutte le trasferte. Viaggiamo sui treni senza pagare e dove si gioca noi lavoriamo come parcheggiatori».I due hanno anche mostrato di aver gradito la cucina e l'ospitalità piacentine. «Bella città Piacenza - hanno concluso - abbiamo mangiato e bevuto a sbafo dappertutto».


Fonte: www.liberta.it

Ringrazio la segnalazione fatta da un fratello un pò troppo indaffarato nel lavoro...
Grazie ancora!!!
 
posted by Senza Padroni at 3:08 PM | 1 comments
Settimana movimentata...

Catania - Messina

Incidenti: 28 tifosi fermati, 3 agenti feriti. Il questore: "Sembrava di essere in Libano" Un militare della Guardia di Finanza è stato ferito alla testa nello stadio "Angelo Massimino" di Catania da una pietra lanciata dagli spalti, prima dell' inizio dell' incontro tra Catania e Messina. Il militare è stato soccorso e ha lasciato lo stadio in barella. Due agenti di polizia sono rimasti feriti mentre prestavano servizio all' interno dello stadio prima della fine del primo tempo. I due agenti sono stati colpiti mentre tentavano di soccorrere un tifoso colto da malore. Sono stati medicati in ospedale, le loro condizioni non sarebbero gravi."Sembrava di essere in Libano". Questo il commento del questore di Catania Michele Capomacchia, dopo gli scontri tra tifosi del Catania e forze dell' ordine all' esterno dello stadio Massimino. I tifosi del Catania fermati, per accertamenti, sono 28 e tre le persone arrestate per lancio di sassi. La polizia ha lanciato i lacrimogeni dopo che alcuni tifosi della squadra etnea hanno lanciato delle bombe carta contro le forze dell' ordine. Gli ultras hanno danneggiato lo stadio e distrutto i bagni.
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Juve Stabia - Taranto
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Ancora una volta la cronaca sportiva lascia spazio a quella nera. Al 'Menti' di Castellammare da registrare tafferugli accesi tra i tifosi del Taranto e le forze dell'ordine prima dell'inizio dell'incontro tra Juve Stabia e Taranto. Alla base dei tafferugli ci sarebbe la motivazioen costituita dall'ingresso forzato di alcuni supporters jonici che avrebbe ro sfondato l'ingresso dello stadio stabiese, pretendendo l'entrata nell'impianto sportivo pur non avendo il biglietto d'ingresso. Da valutare però le vere ragioni che hanno spinto il contrasto tra tifosi e poliziotti.
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Lazio - Atalanta
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Scontri davanti Olimpico, 10 feriti Cinque appartengono a forze dell'ordine, fermate 3 persone (ANSA) - ROMA, 24 SET - Dieci persone, di cui 5 appartenenti alle forze dell'ordine, sono rimaste ferite in scontri davanti all'Olimpico prima di Lazio-Atalanta. Gli incidenti si sono verificati quando due gruppi di tifosi dell'Atalanta, scesi da un pullman, hanno cominciato a scagliarsi contro i passanti, tifosi biancocelesti, lanciando oggetti. Pronto l'intervento della polizia, che e' dovuta ricorrere a una carica per far risalire sul pullman i tifosi. Feriti 5 tifosi dell'Atalanta e 5 poliziotti. Tre i fermati.
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Parma - Roma
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Parma-Roma: scontri tra tifosi Tafferugli fuori dallo stadio prima della partita (ANSA) - PARMA, 24 SET - Un breve tafferuglio, subito sedato dalle forze dell'ordine, e' scoppiato pochi minuti prima dell'inizio di Parma-Roma. Lungo uno dei viali adiacenti allo stadio Tardini, gruppetti di opposte tifoserie sono venuti a contatto. La sfida si svolge in un clima di tensione a causa di alcuni precedenti accaduti negli anni passati, in particolare a quello del febbraio scorso quando un tifoso del Parma fu accoltellato (in modo non grave) da un gruppo di romanisti.
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... evviva l'ignoranza...
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La gara Martina-Avellino (Serie C1/B), conclusasi poi 3-0 per la compagine guidata da mister Galderisi (due reti di Evacuo e Ascenzi) è iniziata con dieci minuti di ritardo per un singolare malinteso tra i tifosi ospiti e l'arbitro Sebastiano Peruzzo di Schio. Oggetto della disputa è stato il mega striscione esposto dagli ospiti "Pugliese vattene": Peruzzo, credendo fosse un attacco rivolto ai tifosi di casa di Martina Franca (Taranto), ha imposto l'immediata rimozione dello striscione incriminato.Peccato che gli ultas biancoverdi ce l'avevano con il presidente dell'U.S. Avellino, che di cognome fa Pugliese

 
posted by Senza Padroni at 10:20 AM | 4 comments
venerdì, settembre 22
Rabbia Quotidiana

E' iniziato il campionato, non quello del donia, bensì quello degli ultras...Tra una nebbia assurda e spiegazioni non date tutto è iniziato e noi, un pò diversi dall'anno scorso, ci siamo sempre, in tutti gli stadi a sostenere il donia e questa serie C che ha rotto il cazzo...
Quest'anno sembra avaro di soddisfazioni per la Manfredonia tifosa, per i grandi tifosi, quelli che non cantano mai, quelli che vengono a Foggia e credono di essere ultras, quelli che ti ridono dietro, quelli che la bandiera gliela dovremmo infilare dritta su per il culo, quelli che non fanno un cazzo per il Manfredonia e vogliono tutto dal Manfredonia...
Certo la situazione è assurda...
Il paese non offre un cazzo, la gente non offre un cazzo e tu continui a portar avanti il nome della tua terra anche se questa è avara di tutto...
Vedi gente che parte, gente che se ne va, come diceva Rino Gaetano, che abbandona il suo paesello, lasciando la sua falce in cambio di un martello...
Eh si, siamo incudine noi, il martello lo batte chi comanda, chi vuole i soldi per il lavoro, chi non si fa scrupoli sulle spalle di famiglie che arrancano quando arrivano a fine mese...
E noi? Noi andiamo avanti, difendiamo tutto ciò, come idioti dirà qualcuno, ma noi lo facciamo perchè ci piace vivere d'amore, perchè questa terra è nostra madre, nel bene e nel male, con il sole e con la pioggia...
Amore verso il mare, verso il lavoro che non c'è, verso la rivolta, verso i morti dell'Enichem, verso tutto ciò che appartiene a questo fottuto posto...
Ci siamo noi che andiamo avanti oltre tutto contro tutto e amando tutto...
Questo è Sud, questa è Italia...
Perchè poi ti ritrovi a leggere gli articoli di Moggi su Libero e ti chiedi dove cazzo sia finita la giustizia...
Saluti a tutti e bentrovati...
 
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giovedì, settembre 21
Una maglia come le altre
di Nando Sanvito del 14/09/2006

Quando martedì sera al Nou Camp abbiamo visto debuttare il logo UNICEF sulla maglia del Barcellona abbiamo pensato che non c’era modo più soft per infrangere un tabù durato 107 anni. Se dopo tanta leggendaria “verginità” bisognava proprio sacrificare allo sponsor la maglia del Barça, meglio farlo per una nobile causa, dove tra l’altro – come è noto – chi paga è proprio il club di Laporta. Geniale operazione di simpatia e di convenienza: che l’occhio si abitui, poi andremo su uno sponsor vero, economicamente redditizio, dopo tre anni di frustrati tentativi, dal quasi comico fallimento dell’accordo con le Olimpiadi di Pechino 2008 (90 milioni) a quello con Betandwin (70 milioni) naufragato per ragioni etiche visto che le scommesse non piacevano ai soci e non solo a loro visto che ad agosto Kanoute in Supercoppa europea si e’ messo un adesivo per coprire sulla maglia del Siviglia il logo di un’altra agenzia di scommesse (“Il Corano vieta le scommesse – ha detto – sono diaboliche”). Il bello e’ che mentre Laporta preparava il suo discorso da fare al palazzo dell’Onu per il giorno della presentazione dell’accordo Barça-Unicef, ha tentato di fare una telefonata ai dirigenti della nazionale argentina per chiedergli di risparmiare Messi dalla convocazione di un inutile match contro l’Angola a Salerno. Si è sentito rispondere che in cambio di 18 milioni di dollari avevano appaltato la gestione di 24 amichevoli alla società Renova di un petroliere ucraino, tale Victor Vekselberg, e che per contratto toccava a lui decidere gli esentati, ma che era inutile contattarlo perché nella lista di marketing Messi era al top. Questo è il calcio-business, baby. Di Kanoute, del divorzio-matrimonio Barça-Betandwin-Milan, di Vekselberg qualcuno – sui media - ha discusso? Eppure un dibattito non si nega a nessuno.

by indiscreto.it
 
posted by Senza Padroni at 3:04 PM | 0 comments
mercoledì, settembre 20

Ungheria: anche gli ultras di destra partecipano alla rivolta.
È stata «la notte più lunga e scura» della storia d’Ungheria dopo la caduta del comunismo. Lo ha detto il primo ministro Ferenc Gyurcsany all'indomani degli aspri scontri a Budapest, scatenati da manifestanti di estrema destra guidati dal gruppo «64 province» e sostenuti da noti teppisti di squadre di calcio, nella sede della televisione nazionale (occupata per alcune ore). Nel palazzo è stato appiccato un incendio e una decina di auto sono state bruciate. Il bilancio degli incidenti è di un centinaio di feriti tra i poliziotti e una cinquantina tra i manifestanti. Gli scontri sono nati dopo che domenica una radio ha mandato in onda un audio, registrato un mese dopo le elezioni in una riunione di partito a porte chiuse a fine maggio, in cui il premier socialista Gyurcsany ammette che «il governo non ha fatto nulla nella legislatura precedente e di aver mentito per un anno e mezzo o due sulle reali condizioni del Paese» per far passare un piano di austerità. Messo alle strette, Gyurcsany ha ammesso che l'audio è autentico. «Abbiamo mentito prima delle elezioni, è chiaro che tutto quello che abbiamo detto non era vero, non c'è un solo provvedimento significativo del governo di cui possiamo essere orgogliosi, oltre al fatto che siamo rimasti al potere», si sente Gyurcsany dire nell'audio, diffuso anche su internet.Lunedì l'opposizione di destra, guidata dal partito Fidesz, si è presentata davanti al Parlamento nella capitale ungherese per chiedere le dimissioni immediate del primo ministro. Una parte dei dimostranti, circa 2-3 mila persone, in serata si è poi diretta verso la sede della tv di Stato chiedendo di leggere un comunicato. Lunedì sera i dirigenti di Fidesz hanno espresso solidarietà ai manifestanti, tra i quali molti militanti nazionalisti e noti 'hooligan', tifosi di squadre di calcio. In precedenza, Tibor Navracics, capogruppo di Fidesz in Parlamento, aveva dichiarato che i suoi deputati martedì (oggi) avrebbero boicottato per protesta i lavori. I parlamentari socialisti hanno invece espresso solidarietà al premier e al suo programma di governo. Nella tarda serata ci sono state altre manifestazioni in città ungheresi come Eger, Debrecen e Miskolc. Secondo testimoni, i dimostranti gridavano lo slogan «56-56», data dell'invasione dell'Ungheria da parte dei soldati del Patto di Varsavia, e sventolavano bandiere nazionali bucate, come quelle del 1956 con un foro centrale al posto della stella rossa. Il Fidesz ha chiesto al capo dello Stato, Laszlo Solyom, di ritirare la fiducia al premier e indire nuove elezioni. Il presidente ha deprecato la «crisi morale» del Paese dopo le rivelazioni di Gyurcsany, ma ha respinto la richiesta di dimissioni. In un messaggio all'alba, il primo ministro ha dichiarato che «le manifestazioni nelle strade non portano alla soluzione dei problemi», annunciando per martedì un dibattito in Parlamento ma di aver dato mandato alla polizia di «ristabilire l'ordine con tutti i mezzi». Il ministro della Giustizia Jozsef Petretei ha offerto le dimissioni, ma il primo ministro le ha respinte.I danni alla sede della televisione pubblica Mtv ammontano a circa 200 mila euro, ha annunciato il presidente dell'emittente Zoltan Rudi, aggiungendo che anche il suo ufficio è stato sfasciato completamente. In mattinata la situazione a Budapest è tornata nella normalità. Secondo un sondaggio realizzato lunedì da Szonda Ipsos, il 43% ritiene che Gyurcsany debba immediatamente lasciare l'incarico, mentre per il 47% dovrebbe restare.Nel 2006 il deficit dell'Ungheria raggiungerà il 10,1% del pil, il più elevato dell'Unione europea. Gyurcsany, che durante la campagna elettorale ha proposto la riduzione delle tasse, ha annunciato aumenti e un taglio del budget per 64 miliardi di dollari nel 2007 per riportare il deficit sotto controllo. Il commissario Ue al Fisco, l’ungherese Laszlo Kovacs, nominato dallo stesso Gyurcsany, ha dichiarato che gli scontri mettono a rischio la "stabilità e il futuro del Paese".
fonte corriere.it
 
posted by Senza Padroni at 11:16 AM | 0 comments
martedì, settembre 19
Auguri San Siro!

Con un derby amichevole del 19 settembre 1926 veniva innaugurato il più rinomato e glorioso stadio d'Italia: Il San Siro o Giuseppe Meazza di Milano. Il derby per la cronaca lo vinse l'Inter con un secco 6-3, ma quelli erano altri tempi...
Lo stadio, che prende il nome da una chiesa posta nei dintorni, fu voluto dall'allora presidente del Milan Piero Pirelli e fu un regalo alla città di Milano.
Non ci volle molto per costruirlo, i 120 operai addetti al lavoro ci impiegarono 13 mesi per un totale di 5 milioni di lire (oggi con 5 milioni di lire ti compri si o no uno scooter, magari lo stesso che rotolò sulle gradinate della curva nord qualche anno fa). Come tutti sanno, il San Siro di oggi non è altro che il frutto di tante modifiche, l'ultima effettuata 1 anno fa, con il rifacimento della gradinata e dell'impianto d'illuminazione. La prima struttura ospitava 35.000 spettatori, circa 50000 in meno dell'attuale capienza. Lo stadio inizialmente era di proprietà del Milan, infatti l'Inter ha disputato le sue gare casalinghe nell'Arena Napoleonica fino al 1945.
Quando nel 1935 il Milan vendette l'impianto al comune, il fenomeno del calcio era letteralmente scoppiato, a Milano come in Italia e così il sindaco della città della "Madunina" fece ampliare le gradinate per far si che più gente potesse assistere alle gare di calcio.
Di li in avanti il San Siro sarà rimodernato con pause quasi regolari di 10 anni: prima il secondo anello, poi l'impianto d'illuminazione, poi il tabellone elettronico.
Nel 1980 in onore di Giuseppe Meazza, morto un anno prima, lo stadio fu intitolato al grande giocatore dell'Inter e del Milan, con una lapide all'ingresso dello stadio.
Fù scena di finali di coppa dei campioni e di champions league come quella del 27 maggio 1965 tra Inter e Benfica, vinta dai nerazzurri, quella del 6 maggio 1970 tra Feyenoord e il Celtic Glasgow, vinta dagli olandesi e infine la finale del 23 maggio 2001 tra Bayern Monaco e Valencia, vinta dei tedeschi.
Oltre ad ospitare finali di coppe europee e gare dei mondiali, fu teatro di grandi concerti di "fuoriclasse" della musica internazionale. Memorabile quello del 27 giugno 1980 di Bob Marley, che fu accolto da una folla di 90 mila persone per l'unica tappa italiana di sempre del cantante giamaicano.
Auguri stadio Meazza, scena di incredibili partite, tempio del calcio puro di una volta, che ci manca tanto.
Auguri vecchio San Siro teatro di un calcio che non c'è più e palcoscenico di un calcio da pay-tv!
 
posted by Senza Padroni at 11:07 AM | 0 comments
lunedì, settembre 18
Avellino-Manfredonia
Nella tana dei lupi.

Seconda trasferta di campionato, direzione Avellino. Partenza da Manfredonia con un ritardo di circa mezz'ora rispetto ai nostri programmi, causa post-sbornia del sabato sera. La compagnia è abbastanza allegra e "spensierata" e così a suon di alcool e di vomitate lungo la strada a modì cane che segna il suo territorio, raggiungiamo il Partenio stranamente, visto l'andazzo delle ultime gare, con un buon anticipo. Il clima è mite ma quei nuvoloni sulle nostre teste non promettevano niente di buono. Non c'era il pubblico delle grandi occasioni e la curva che ospita gli ultras era completamente vuota in segno di protesta per le ultime decisioni del loro "amato" presidente. Il settore ospiti presenta una modesta rappresentanza di sipontini. Il gruppo che conta e che canta si posiziona nel primo anello, visto che il secondo sarà aperto solamente quando avranno già posizionato gli striscioni. Non è da nascondere il fatto che la copertura del secondo anello ci ha dato un enorme mano sia amplificando i nostri cori e battimani e poi successivamente riparandoci dalla pioggia che si scatenerà sul finire del primo tempo, anche se qualche ultras era rammaricato dal fatto che non ha potuto intonare un nuovo coro sulle note di "i'm singing in the rain". Un buon numero di bandiere di media e piccola dimensione che non si fermeranno per tutti i 90 accompagnerano la prova canora dei manfredoniani. Il secondo tempo ricomincia sotto la pioggia ma dopo poco ci sarà pure spazio per qualche minuto di sole che convincerà i più scettici, il sottoscritto compreso, a fare a meno della propria maglia. Non sono bastati i 3 gol per fermare o per far scendere di tono i cori dei sipontini, che continuavano come se nulla fosse successo. All'80 circa entrano gli ultras di casa con striscioni e cori di contestazione verso la presidenza.Qualcuno si aspettava un pò più di gente che accogliesse l'invito della sud a rimanere fuori ma ciò non toglie nulla alla loro ottima prova negli ultimi dieci minuti di gara.
E così dopo un ironico corteggiamento ad una celerina ci dirigiamo tutti verso le nostre auto per riprendere la strada che ci riporterà verso la città del golfo, con l'amaro in bocca dopo aver visto una squadra senza ne capo e ne coda e con l'idea di una contestazione dietro l'angolo.
 
posted by Senza Padroni at 11:23 AM | 4 comments
giovedì, settembre 14
Coppa Italia Story
...
Anche quest'anno, come tutti gli anni, si apre la stagione calcistica con la Coppa Italia. Dopo diverse settimane passate a chiederci se avremmo partecipato alla Tim Cup o alla coppa italia di serie C, verso il finire di agosto, a pochi giorni dalla prima partita, vengono ufficializzati i gironi. Manfredonia, Paganese, Monopoli, Andria BAT e Potenza. La prima in casa con la squadra campana coincide con il ritorno del tifo "organizzato" in curva sud. Buon pubblico presente con un centinaio di tifosi giunti da Pagani. La curva sud nuda e senza striscioni che identificano gruppi e gruppetti offre un buon tifo, mosso specialmente dalla voglia di ripartire e dall'emozione della prima gara. La partita sul campo finisce 2-1 per i campani e i ziazia cominciano a parlare...
Seconda gara ad Andria. Circa 60 i km da affrontare prima di arrivare al "Degli Ulivi". Atmosfera da tipica gara di coppa italia di serie c in serale. Delusione e sconforto nel settore ospiti quando in capo entrano gli undici andriesi e altri undici uomini (?) con una maglia gialla. Qualcuno pensava ad uno scherzo, altri credevano che in campo fosse sceso il Modena, ma solo dopo un bel pò di tempo si riesce a capire che è la nuovissima e sicuramente redditizia ($$$) maglia del Manfredonia. Dopo il rosa del'anno scorso eccoti servito il bis: la magnifica maglia gialla che "tocca lo stomaco" di molti sipontini presenti ad Andria. Dopo vari cori di protesta cominciamo a sostenere la nostra maglia, quella vera che comunque non andrà oltre lo zero a zero.
Un paio di torce accese e bel tifo sulle gradinate, un pò sotto tono la curva di casa.
Terza gara al Miramare con il Potenza. Pubblico da eccellenza per questa gara del Manfredonia al Miramare. Pochi i tifosi che sono riusciti a resistere alla voglia di passare e ripassare per le bancarelle che hanno inondato Manfredonia per la festa patronale. Pubblico di casa un pò sotto tono dopo le prime partite deludenti, pubblico ospite assente ingiustificato per i primi 40 min del primo tempo e ultras di casa che manifestano tutta la loro rabbia e voglia di far capire alla società e a tutta la Manfredonia sportiva che: "LA MAGLIA GIALLA CI FA $CHIFO". La Sud sostiene la maglia (per fortuna bianco-azzurra) per tutti i 90, e i ragazzi in campo riescono a strappare 3 punti ad una squadra composta perlopiù da ragazzini che ci mettono pure il cuore pur di uscire a testa alta dal Miramare. Non si potrà dire lo stesso per i loro supporters...
Quarta gara a Monopoli. Ultima ed inutile gara di coppa italia al Veneziani di Monopoli. Circa una ventina i sipontini al seguito. Il viaggio, che risulterà il più lungo della coppa italia, ci rimette nuovamente sulla tanto amata 16-bis, che tra fumo e una strana bottiglia raffigurante una donna brasiliana dall'aspetto ambiguo, contenente la versione taroccata del tanto amato Borghetti, ci porterà tranquillamente verso la città a sud di Bari. Entriamo nello stadio e la situazione è un pò desolante. Sarà una coincidenza, ma il tifo di casa si scalda solo quando vedono che dal settore ospiti partono i primi cori che non cesseranno per tutto il durare dell'incontro. Risultato nuovamente a reti bianche e finalmente siamo fuori dalla coppa.
saluti!
 
posted by Senza Padroni at 3:13 PM | 2 comments
mercoledì, settembre 6
Juve Stabia-Manfredonia

Prima di tutto ci scusiamo per la lunga pausa che è trascorsa tra l'ultimo articolo e questo. Il lavoro che ci ha rubato gran parte dell'estate ormai non c'è più e quel posto sarà dedicato interamente alla passione per la squadra della nostra città. Ed ecco che dopo un estate di veleni, stress e repressione da lavoro ci ritroviamo ad affrontare un nuovo campionato. Prima partita, 3 settembre a Castellammare di Stabia. Campo difficile e rapporti non certo tanto amichevoli. Partiamo con uno di quei pulmini che ti rimangono impressi per tutta la vita: bianco con dei pallini rossi, gialli e blu; stereo a cd e lettore dvd con tanto di collezione di film porno che ci accompagneranno all'andata come al ritorno. I ricordi di due stagioni fa non ci danno una mano a trovare la strada del settore ospiti e così solo dopo un giro intorno allo stadio riusciamo a scovare la via giusta per la curva destinata ai sipontini. Entriamo con 5 min di ritardo e il tempo di sistemare le nostre cose che partiamo con la nostra voce. L'inizio non è dei migliori ma fino alla fine dei primi 45 avremo modo di crescere e farci sentire qualche volta, tenendoci su quei livelli per tutta la gara. La curva di casa non si è risparmiata qualche coro offensivo e nel secondo tempo ha espresso tutta la sua simpatia con uno striscione. Buona la loro prestazione del primo tempo, sufficiente quella nel secondo. Nella seconda frazione di gioco la curva ospiti continua nel suo lavoro anche se la squadra è vicina al primo dei due gol subiti. Come se nulla fosse successo anche dopo la prima rete siglata da Castaldo, continuiamo nel nostro compito e ci arriviamo fino alla fine quando il secondo gol degli stabiesi stabilisce la fine della gara. Tutto sommato un buon esordio, discreta presenza e tifo raramente spezzato perlopiù da battimani e da brevissime pause.
 
posted by Senza Padroni at 2:03 PM | 0 comments