martedì, gennaio 16
Grazie ad un amico (grazie davvero) riscopro quest'articolo che fa parte della nostra vita, e quando dico nostra intendo di tutti quelli che all'epoca c'erano e hanno scritto la storia!
A rileggerlo mi vien quasi voglia di tornare indietro nel tempo, di tornare indietro a quei tempi ma visto che non si può, mi accontento di rileggere, chiudere gli occhi e pensare!!!
Buona lettura e non emozionatevi troppo!!!
Salut!


Per amore di un'idea

Attendi per una vita certi momenti, così fortemente che carichi di aspettative indicibili montano nell'attesa. Poi arriva il giorno fatidico e ti accorgi che nulla era come l'avevi
immaginato.
La vittoria è per i deboli, per coloro che non sanno amare se non nella buona sorte. Con la C2 tutti pronti a salire sullo strafottutissimo carro dei vincitori, tutti ad autoproclamarsi grandi tifosi poi a Manduria ci si ritrova in 55, il solito pullman di
Ultras che ha seguito la squadra ovunque, dalla disfatta di Cassino all'esaltante giornata di Isola Liri, dalla trasferta al mitico "Flaminio" a quelle nei campi desolati di Montemarcone e Guidonia.
La vittoria è un narcotico per dimenticare la realtà, per appropriarsi dei meriti altrui,
declassando gli Ultras a semplici comparse, la Curva come una riserva di selvaggi ancorati a
riti tribali, danze e canti ancestrali messi in atto per il piacere del pubblico pantofolaio, quello che paga per sedersi comodo a godersi lo spettacolo in toto senza mai prendervi parte attivamente.
Eppure gli Ultras sono la parte migliore all'interno di uno stadio, sono quel tipo di tifosi su cui una società dovrebbe modellare il proprio pubblico: se tutti quanti si facessero contagiare dall'alta fedeltà Ultras ci sarebbero più di 1000 presenze non solo nei momenti buoni, quando c'è da far festa come a Bojano ma anche nei momenti più difficili, quando la squadra arranca e avrebbe vitale bisogno della forza aggiunta del dodicesimo uomo in campo.
Ultras è tradizione, coerenza ad ogni costo, amore spassionato oltre ogni categoria, oltre ogni risultato, oltre tutto...
Gli Ultras ci sono e ci saranno sempre. Nel mezzo comparse, quelli che si sentono in diritto di criticare anche ciò di cui nemmeno hanno idea, quelli che con disinvoltura si ergono al di sopra di chiunque.
Ultras è essere ovunque e comunque, non una moda da seguire solo quando conviene. Gli Ultras
hanno una deontologia e dei codici da osservare. Ultras è rispetto per chiunque vive dei tuoi stessi ideali al di la di banali suddivisioni per rivalità o politica. Ultras non è mai violenza o offesa gratuita, Ultras è mentalità ad ogni costo, è presentarsi anche in 5 nelle trasferte più lontane o insidiose, è amare la propria maglia in quanto simbolo della propria città, della propria terra, delle proprie radici e non perchè la indossi un campione plurititolato o un brocco qualunque. Ultras è rifiutare qualsiasi aiuto o compromesso con dirigenza, stampa o altra entità estranea ai dettami del proprio mondo.
Troppo facile riscoprirsi tifosi solo quando si vince, cantare solo quando si segna o quando
entrano le squadre in campo per poi sedersi e rimanere in silenzio per tutto il resto della gara. Troppo facile andare in trasferta gratis o solo nelle tappe più significative, troppo facile credersi "qualcuno" solo per una sciarpa al collo, uno striscione da appendere in casa si e fuori no o per un'idea astrusa appresa sui giornaletti o copiata in malo modo da realtà completamente estranee alla propria. Ultras è non avere altra politica se non quella della difesa e della preservazione del proprio stile di vita, Ultras non è idolatrare i giocatori o i singoli perchè alla fin fine il calcio è pur sempre "collettico" e quello che succede è sempre colpa o merito di tutti. Ultras non è uno strisicone di 100 mt o una sciarpettina figa da merchandising, non è una coreografia o un coro estemporaneo, Ultras è un grido di libertà che si leva incessante al cielo, Ultras non è apparire ma è "essere", Ultras non si diventa ma si nasce.
Nè PER MODA, Nè PER LUCRO
ULTRAS PER AMORE DI UN'IDEA

da "Il Forbicione" fanzine delle Teste Matte Manfredonia
anno VIII n°11
 
posted by Senza Padroni at 7:57 PM |


8 Comments:


At 1/16/2007 11:59 PM, Anonymous Anonimo

Bell'articolo...l'ho letto proprio qualche giorno fa su una delle fanzine che mi è stata regalata...bello davvero...
saluti
Ghibli90

 

At 1/17/2007 5:39 PM, Anonymous Anonimo

Articolo pieno della sua bellezza ultras!Complimenti!In quel anno c'ero ed ho tutte le raccolte delle fanzine da me custodite gelosamente!Bei ricordi e altri tempi!Condivido in pieno quello detto da senza padroni ma senza emozionarmi:"mi vien quasi voglia di tornare indietro nel tempo, di tornare indietro a quei tempi ma visto che non si può, mi accontento di rileggere, chiudere gli occhi e pensare!!!".
Saluti veri ultras!

 

At 1/18/2007 10:03 AM, Anonymous Anonimo

Mi è familiare... ;)
Come disse Steve: "Gli Ultras non sono altro che disadattati!" ^_^
Saluti non ultras
EQV

 

At 1/18/2007 5:04 PM, Anonymous Anonimo

Ognuno la pensa come vuole...
In fondo c'era da esprimere un pensiero o giudizio...su quanto scritto nell'articolo e pubblicato da Senza Padroni...

Saluti ultras o non ultras...
Come piace meglio a voi!

 

At 1/19/2007 8:39 AM, Anonymous Anonimo

A me piacciono i saluti non ultras, perché non sono un ultras ma un disadattato, come all'opinione piace definirci.
Saluti disadattati!
EQV

 

At 1/19/2007 1:36 PM, Anonymous Anonimo

Approvo notevolmente.....
Saluti disadattati!!!
Saluti non ultras!!!

 

At 1/26/2007 6:42 PM, Anonymous Anonimo

bell'articolo...
ovviamente lunga vita ai veri Ultras senza mentalità!

 

At 1/26/2007 10:14 PM, Blogger Senza Padroni

ovviamente firmatevi!!!