sabato, giugno 7
SmemorAmato

Col passare degli anni, l'interesse degli Ultras verso i vari governi, haimè, è andato sempre ad aumentare. Chi ha rivestito il compito di Ministro degli Interni, non è mai stato visto di buon occhio da chi frequenta le curve, soprattutto quando ha costruito in una manciata di secondi o su di un'onda emotiva, una legge che più che risolvere problemi, ne ha portati altri. Dal 2001 al 2006 il bersaglio principale è stato Pisanu con la sua 377 del 2001, e nel periodo 2006-2008, c'ha pensato il "signor" Amato con il suo decreto omonimo a conquistarsi le "simpatie" del mondo Ultras. Questo articolo è stato preso da una delle rubriche di Marco Travaglio presenti in rete, Carta Canta, e parla del nostro caro Amatino, o come lo chiama Travaglio, SmemorAmato. Visto che è stato tanto bravo a sputtanarci in TV come in Parlamento, ora ci divertiamo un pò noi a far capire alla gente di che pasta è fatto questo sorcino e quanti intere$$i aveva quando era presidente del Consiglio.


Scalfaro non firmò (il decreto Amato-Conso che depenalizzava il finanziamento illecito dei partiti, ndr) dopo il pronunciamento della Procura di Milano. Fu un episodio riprovevole il veto di un gruppo di magistrati a una disposizione legislativa".
(Giuliano Amato, Corriere della sera, 2 giugno 2008).

"Non è un colpo di spugna, anzi, abbiamo raccolto gli appelli dei magistrati per semplificare i processi e accelerare le sentenze".
(Giovanni Conso, ministro della Giustizia, 5 marzo 1993).

"Non è un colpo di spugna, abbiamo fatto esattamente quel che ci han chiesto i giudici di Milano, Di Pietro e Colombo".
(Giuliano Amato, presidente del Consiglio, 5 marzo 1993).

"Abbiamo appreso che la cosiddetta 'soluzione politica' sarebbe stata giustificata sulla base delle nostre dichiarazioni. Come magistrati abbiamo il dovere inderogabile di applicare le leggi dello Stato quali che esse siano... Non consentiamo però a nessuno di presentare come da noi richieste, volute o approvate, le iniziative in questione. Governo e Parlamento sono sovrani nelle determinazioni di loro competenza, ma ci auguriamo che ciascuno si assuma davanti al popolo italiano le responsabilità politiche delle proprie scelte, senza farsi scudo del nostro operato o delle nostre opinioni. Che sono esattamente opposte al senso dei provvedimenti adottati. Riteniamo infatti che il prevedibile risultato delle modifiche legislative approvate sarà la totale paralisi delle indagini e la impossibilità di accertare fatti e responsabilità di coloro che li hanno commessi... Cosí si disincentiva qualunque forma di collaborazione".
(comunicato stampa del pool di Milano, letto dal procuratore capo Francesco Saverio Borrelli, 7 marzo 1993).

"(Quello di Giuliano Amato) è un caso di appannamento della memoria. Vorrei ricordare i fatti. Il 5 marzo 1993 il governo Amato aveva approvato un decreto legge che conteneva la depenalizzazione del reato di finanziamento illecito dei partiti... Così si disarmavano il giudice penale e i pm, togliendo loro la possibilità di aprire un'indagine per scoprire cosa ci fosse dietro il finanziamento illecito dei partiti. Due giorni dopo, era domenica 7 marzo, ci riunimmo nella mia anticamera di procuratore della Repubblica ed elaborammo una breve dichiarazione in cui si diceva che avevamo appreso che tali iniziative sarebbero state giustificate in base a nostre dichiarazioni... Di qui a dire che si trattò di un veto riprovevole - quando di vicende riprovevoli ce n'erano ben altre che oggi, 15 anni dopo, l'on. Amato potrebbe ben ricordare - ... beh... mi sembra molto strano che l'on. Amato usi questo aggettivo. Poi nel dicembre 2007 è stato portato alla luce l'archivio di Craxi dove si sono trovate delle lettere di Amato a Craxi in cui Amato assicurava al leader del Psi di dedicare un'attenzione particolare a quel che succedeva intorno a Mani Pulite e aggiungeva: 'Sto conquistando preziosi consensi, io sono qua e continuo a esserti grato...'. Ora è ben difficile sostenere che quella proposta di decreto legge era fatta per venire incontro alle richieste di noi magistrati: in quelle circostanze non avremmo mai chiesto la depenalizzazione del reato di finanziamento illecito, che era stato la chiave per portare allo scoperto del fenomeno di Tangentopoli".
(Francesco Saverio Borrelli, ex procuratore capo di Milano, www.micromega.net, 3 giugno 2008).

"Caro direttore, leggo nella intervista rilasciata da Giuliano Amato al Corriere della Sera di lunedì 2 giugno che, essendo io capo dello Stato, negai la firma al decreto legge del suo governo essendo Guardasigilli il professor Conso 'dopo il pronunciamento della Procura di Milano'. Ecco i fatti. Avuta notizia, non ancora ufficiale, che alla presidenza del Consiglio era pronto un provvedimento che aveva valore di un colpo di spugna su abusi e reati commessi da politici, telefonai al presidente Amato che non sarebbe stato possibile firmare un provvedimento - decreto legge - di questa portata. Venne il testo ufficiale che fra l'altro dichiarava che coloro che la magistratura avesse ritenuto responsabili di gravi reati non avrebbero potuto essere nominati ministri o sottosegretari per cinque o tre anni. Ritenni questa ipotesi risibile e intollerabile anche al più modesto senso di giustizia. Era domenica, convocai i presidenti di Assemblea, Spadolini e Napolitano, per comunicare la mia decisione. Venne anche il presidente del Consiglio Amato. Spiegai le ragioni della mia irrevocabile decisione. Il presidente Amato dichiarò che le forze politiche che costituivano il governo non gli consentivano di ritirare il provvedimento. Non poteva che accettare la decisione del presidente della Repubblica che negava la firma al decreto legge. Non ebbi notizia di 'pronunciamento della Procura di Milano' e per altro l'amico Giuliano Amato sa bene che mai ho condizionato mie decisioni a volontà estranee a miei compiti istituzionali".
(Oscar Luigi Scalfaro, ex presidente della Repubblica, Corriere della sera, 3 giugno 2008).

 
posted by Senza Padroni at 3:35 PM |


2 Comments:


At 6/07/2008 4:08 PM, Blogger Senza Padroni

INFAME= Di mala faccia, macchiato gravemente e notoriamente nell'onore, Vituperoso.

 

At 6/09/2008 3:44 PM, Anonymous Anonimo

non l'ho mai amato ...ahahahaha
bscstyle