mercoledì, aprile 25
dal sito www.sportpeople.com
Lele Viganò
22/04/2007

PER NON MORIRE, COMUNQUE, PRIMA DEL 2012
Si stavano già dando le pacche sulle spalle, sicuri che con l'ultima fatica (si fa per dire…) della nuova Legge antiviolenza (anche questo si fa per dire…) avevano ipotecato l'assegnazione degli Europei 2012.
Si stavano già leccando i baffi (Melandri esclusa, ma per altri motivi…), pensando ai milioni di euro che si sarebbero spesi per tutte le conseguenti opere, non ultime il completamento di quelle lasciate a metà da Italia 90….
Stavano già tirando un sospiro di sollievo, chè dopo l'amnistia non dichiarata per "Calciopoli 1" (anno 2006) grazie alla vittoria dei Mondiali, serviva un altro evento di festa a coprire e condonare la "Calciopoli 2" (2007) e con essa i soliti amici ed il relativo sottobosco di potere.
E invece Lorsignori e Lorsignore, nessuno escluso, si sono presi un gran bel calcio nel culo, uno di quelli che lascia il segno e ti fa arrossare le guance, pardon le chiappe. Farsi preferire dalle evolutissime Polonia ed Ucraina, poi, la dice lunga, nessuno si senta offeso, sull'idea che in Europa si sono fatti del nostro Paese ancor prima del nostro calcio arrogante, impresentabile, intrallazzato e per questo agonizzante, anche se da noi tutti fingono di non saperlo.
Miss Melandri, narravano le prime cronache, pare sia scoppiata in lacrime, salvo poi fare precisare dal portavoce al seguito che semplicemente "si è messa le mani sul volto...": lo facessimo noi in uno stadio e ci accuserebbero di travisamento... Don Tonino da Bari se l'è presa con Platini, dandogli più o meno dell'ingrato, e se lo dice lui possiamo stare certi che è un complimento. Non è mancata la voce dell'opposizione politica, quella che a suo tempo si inventò spalmadebiti e de-cretini in salsa "Pisanu-Pescante", che ha chiesto le dimissioni della Ministra.
Noi ci estraniamo dalle liti e dalle scenette di quel condominio chiamato Palazzo e ci godiamo, dopo tanto tempo e tante ingiustizie, questa non piccola gioia. Sorridendo persino, alla faccia di chi già ha detto che se non ci hanno dato gli Europei è colpa della violenza degli ultras, al pensiero delle scorribande (e che scorribande, chiedere agli inglesi, ad esempio!) di cui si sono dimostrati capaci i tifosi di Oltrecortina, ai quali non auguriamo ovviamente l'ondata repressiva che ha guastato il nostro Paese.
Ma esultare non ci basta, perché nemmeno una gioia di questa portata cancella nè mitiga la rabbia che sale di domenica in domenica, di proibizione in proibizione, di abuso in abuso. Partiti dal biglietto nominale e dal divieto dei fumogeni, infatti, siamo arrivati al reato di opinione ed allo strip tease al tornello, sempre a condizione che la scritta "Ultras" ce l'hai stampata sulla maglietta, perché se è tatuata rischi anche di non entrare allo stadio.
Lorsignori dicono che questo è lo sport pulito, qualcuno di costoro addirittura sta fondando un partito "democratico", degno alter ego della "Casa delle Libertà" già costruita dagli avversari politici. Sti cazzi, come direbbe una qualunque nobildonna d'Albione…
Prima che queste menti illuminate sedute in parlamento si inventino qualcosa d'altro (mai porre il limite al peggio) e sfoghino la loro frustrazione per la sconfitta sui soliti noti, occorre che gli ultras si mobilitino, occorre capire come il mondo del tifo può giocarsi su altri tavoli la pesante sconfitta che il Sistema Calcio Italiano ha subito, approfittare di questo momento per dimostrare che anche sul fronte repressione questa classe dirigente ha sbagliato di grosso.
Abbiamo già perso, tutti ed indistintamente, lo scorso anno l'occasione per dare il colpo del KO ad un mondo la cui credibilità era in ginocchio; quel treno è passato al suono del "PO-PO-PO-PO" e nel volgere di pochi mesi ci siamo trovati additati come gli unici e soli criminali in un Paese che, senza neppure troppi problemi, ha concesso l'indulto a chi, mannaggia a noi, è entrato in una banca con la pistola invece che allo stadio con una bandiera…
Il nostro è un appello a tutto il mondo ultras che non confonde la clemenza con la giustizia e che, frase non nostra, NON DEVE CHIEDERE A NESSUNO IL PERMESSO PER ESSERE LIBERO. Ecco perché, sul prossimo numero, proveremo anche a fare delle (piccole) proposte concrete.
Avanti ultras, ora più che mai.

 
posted by Senza Padroni at 11:02 AM |


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