mercoledì, febbraio 4
Londra, 1 febbraio 2009 - "Ecco la foto di Michael Phelps che fuma cannabis". Il domenicale inglese News of the World propone "un’immagine scioccante" sul proprio sito. Il nuotatore statunitense, che alle Olimpiadi di Pechino 2008 ha vinto 8 medaglie d’oro migliorando il record stabilito nel 1972 da Mark Spitz, è ritratto mentre utilizza un bong. Phelps appoggia la bocca all’estremita della pipa di vetro impiegata per assumere solitamente cannabis e altre sostanze.
Secondo il News of the World, la foto è stata scattata il 6 novembre dello scorso anno, durante una festa organizzata da alcuni studenti della University Of South Carolina, a Columbia. In base all’articolo, Phelps avrebbe raggiunto il college per incontrare una ragazza, Jordan Matthews. Alla fine, si sarebbe presentato alla festa sorprendendo tutti i presenti.
Il ‘News’ riporta la testimonianza di una persona presente al party: "Dal momento in cui è arrivato, ha perso il controllo. Se continua a far festa così, mi sorprenderebbe vederlo vincere altre medaglie. Michael era venuto a trovare Jordan, ma ha finito per passare così ogni serata. È entrato con un gruppo di ragazze, se n’è andato a pezzi: non ci sono molte celebrità a Columbia, quando Phelps viene alla tua festa è un fatto eccezionale".
A quanto pare, il fuoriclasse delle piscine è stato uno degli animatori della serata. Si è intrattenuto con ammiratori e ammiratrici, prima di impugnare il bong. «Si può dire che avesse già fumato. Ha preso il bong e un accendino, sapeva esattamente cosa fare», aggiunge la fonte.
"Si sentiva a proprio agio, così come appare in piscina. Era la medaglia d’oro del bong... Poi ha finito per diventare un pò paranoico, è apparso nervoso e se n’è andato". Nonostante ciò, a quanto pare, Phelps avrebbe partecipato ad un’altra festa nella serata successiva.
Il News of the World afferma che l’entourage dell’atleta «è stato preso dal panico» quando è venuto a conoscenza dell’articolo e ha offerto «incentivi straordinari» per bloccare la pubblicazione della foto. L’atleta, che da poco ha ripreso gli allenamenti dopo le fatiche olimpiche, recentemente ha prospettato l’ipotesi di ritirarsi dopo i Giochi di Londra 2012.

Il giornale, però, allude a sanzioni disciplinari e scrive che «potrebbe già essere svanito» il sogno di aggiungere altri ori olimpici ai 14 vinti tra Atene 2004 e Pechino 2008. Il Comitato olimpico a stelle e strisce, la federnuoto statunitense e il coach del nuotatore, Bob Bowman, finora non hanno commentato la vicenda.

IL CAMPIONE: "CHIEDO SCUSA"
Michael Phelps in una nota diffusa in serata ha affermato di essere consapevole di aver tenuto un "comportamento deplorevole" che "dimostrava cattivo giudizio". "Ho 23 anni e, malgrado i successi che ha avuto in piscina, ho agito in modo immaturo e inappropriato, non nella maniera che la gente si aspetta da me". "Per questo, sono spiacente", continua l’atleta che a Pechino si è aggiudicato otto ori, "prometto ai miei fan e al pubblico che non succederà più".
 
posted by Senza Padroni at 8:36 PM | 2 comments
martedì, gennaio 27
Aspettando che il sogno inizi


E' sempre tempo ti partenze, chi lo fa con il fisico, chi lo fa con la mente, partenze improvvisate, viaggi interminabili, pensieri astratti.
Così astratti che quasi li dimentichi subito, così concreti che fai fatica a trattenerli nella realtà, fughe senza tempo e volute più di un abbraccio di notte al freddo.
C'è poco da ragionarci sù, pensi a parole scritte, non dette, solamente scritte, poco dolce, poco reale, troppo fuori dalla vita che rifuta tutte queste forme avanzate di comunicazione moderna.
Mi domando come si possa difendere l'indifendibile, come si possa lottare per qualcosa che non si conosce, sento troppa lontananza dalla vita reale, lo ripeto all'ennesimo, troppa lontananza dalla coerenza dettata principalmente da ciò che uno vive durante la sua giornata.
Una giornata fatta di stenti, di ricerche affannose per un lavoro che mai arriverà forse, lotte con il proprio padrone, difesa dell'immigrato all'angolo della strada, carità senza chiedersi da dove venga e cosa faccia colui che la chiede, solidarietà verso chi non ha più la forza per poter vivere da solo, la forza donata dalla propria madre e negata da chissà cosa o chissà chi.
Bisogna trovare la realtà in ciò che si afferma, troppe chiacchiere buttate al vento, un vento impetuoso che dovrebbe spazzar via tutto ciò che nasconde fanatasia, tutto ciò che rientra nella squallida apparenza, tutto ciò che non rientra nella propria vita.
Concetto che tengo a sottolineare sarà perchè non ho molta voglia di scrivere altro, sarà perchè questa vita non ha nulla di semplice al momento, si presenta spigolosa, dura e aspra e solo con la tua forza e di chi la vive come te potresti uscirne per qualche attimo per poi tornarci a bocca chiusa e denti stretti, come quando si prende aria per andar sott'acqua e si esce fuori solo quando finisce l'ossigeno a disposizione tra le nostre guance.
Critico chi si erge a paladino e non fa un cazzo di niente per dimostrare di essere all'altezza di ciò che dice, non è semplice aiutare, non è normale soffrire quando non si è caduti, è troppo superficiale voltare le spalle e far finta di niente, troppo comodo pensare che ci sia qualcuno al posto nostro che ha la voglia di occuparsi anche di noi.
C'è poca vicinanza tra realtà e sogno, non esistono contatti seri e definiti tra questi due mondi, fisicamente lontani, spiritualmente derivanti dalla stessa fonte, praticamente
diversi.
Non parlo dei sogni a occhi chiusi, non parlo dei sogni di un bambino, parlo delle speranze, delle aspettative, della voglia di far qualcosa quando qualcosa non si può.
Siamo costretti tutti ad alzare la testa e guardare chi ha bisogno del nostro sogno, individuare la mente che non sogna più, donarle il nostro sogno, farle capire che tutto si può realizzare e piangere, dopo, per aver ingannato un amico, un fratello.
Niente può cambiare la nostra vita, la nostra vita può cambiare quella di un altro, questo deve essere il pensiero di chi deve e può donare, aspettando che arrivi, molto egoisticamente, il proprio turno, sperando che alla fine del sogno ci si svegli consapevoli che la realtà del nostro vicino sia migliore della nostra e, felici, iniziare a sognare che tutto cambi senza l'aiuto di nessuno!
 
posted by Senza Padroni at 2:18 PM | 1 comments
giovedì, gennaio 22

Siamo nel 2009 e non abbiam fatto neanche gli auguri di buon anno. Tra computer rotti, vacanze troppo lunghe, lavoro che arranca.Inizia un anno cruciale per varie sentenze che verranno emesse, quella del processo Sandri, calciopoli, Gea, anche se qualcosa già si è mosso.Moggi padre e Moggi figlio condannati per violenza privata ma non faranno un secondo di carcere perchè rientrano nell'indulto ma anche perchè sono incensurati, così racconta Moggi padre.Il processo calciopoli ha avuto il primo rinvio, come era preventivabile e ora si aspetta a Marzo, i tempi sono lunghi.Il processo Sandri è arrivato, forse, a una svolta: chiesti 21 anni per "l'infame", rifiutato il rito abbreviato, un messaggio importante.Ora aspettiamo l'evolversi di tutte queste tristi situazioni, aspettiamo che la giustizia faccia il suo corso, almeno questa volta.Infine, anche se è passato troppo tempo ormai, auguri di buon 2009, le premesse non è che siano del tutto negative, la speranza sarà sempre ultima a morire!Saluti!





Processo Sandri: no a rito abbreviato


(AGM-DS) - 16/01/2009 13.29.00 - (AGM-DS) - Milano, 16 gennaio - Il gup del tribunale di Arezzo ha respinto la richiesta della difesa per il rito abbreviato per Luigi Spaccarotella. L`agente della Polstrada e` accusato di omicidio volontario per la morte del tifoso della Lazio Gabriele Sandri, ucciso l`11 novembre scorso nell`area di servizio di Badia al Pino da un proiettile sparato dall`agente. I difensori dell`agente di Polizia avevano chiesto il rito abbreviato `condizionato` all`approfondimento del tema della deviazione presunta del proiettile con una richiesta di sopralluogo nell`area di servizio di Badia al Pino. Il rito abbreviato avrebbe consentito una riduzione di un terzo della pena.Luigi Spaccarotella non si e` presentato in aula, il fratello di Gabriele Sandri ha commentato con una battuta: `Avra` incontrato problemi in autostrada...`. Il padre della vittima, Giorgio Sandri, rincara la dose: `La volta precedente non era venuto per minacce da Roma, oggi per i media. Non ha il coraggio di guardami negli occhi. Sa bene che Gabriele e` morto non perche` e` inciampato. Il video-perizia fatto dalla procura rispecchia la realta` dei fatti. Al di la` della deviazione fantomatica, Spaccarotella ha sparato in direzione di una macchina, e al limite poteva prendere anche il guidatore uccidendone cinque e non solo Gabriele`.
 
posted by Senza Padroni at 9:19 PM | 0 comments
giovedì, dicembre 11
La Dichiarazione Unidei Diritti dell'Uomo compie 60 anni.

Dopo 59 anni (30 marzo 2007) dalla fondazione della dichiarazione in Italia è passato un regolamento (che tutt'ora è in vigore) che molesta e impedisce ai cittadini italiani di esporre il proprio pensiero su uno striscione in uno stadio. Molte volte non c'è bisogno di andare in Cina per trovare gente sottomessa e senza diritti, basta farsi un giro in uno stadio.


Articolo 19

Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.


dalla determinazione dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive

E’ fatto divieto introdurre in tutti gli impianti sportivi striscioni e qualsiasi
altro materiale ad essi assimilabile
, compreso quello per le coreografie,
se non espressamente autorizzato.
[...]
Nel limite stabilito dalle società sportive, sarà possibile introdurre ed
esporre striscioni contenenti scritte a sostegno della propria squadra per
la gara in programma, inoltrando, almeno 7 giorni prima dello
svolgimento della gara, apposita istanza, anche mediante fax o e-mail,
alla società che organizza l’incontro, indicando le proprie generalità
complete.


Analoga disciplina dovrà essere applicata per le bandiere[...]




Benvenuti nella Repubblica delle Banane.


 
posted by Senza Padroni at 2:54 PM | 0 comments
domenica, dicembre 7
L'ingiustizia non ha confini
La ricostruzione del caso "Santos" da parte dei Boys Parma.


Santos: chiesti 8 anni di carcere per la sua innocenza
06 - 11 - 2008
Il Procuratore della Repubblica spagnola di Madrid ha chiesto oggi la condanna di Santos Mirasierra (ultras dell'Olympique di Marsiglia arrestato in occasione di Atletico Madrid-Marsiglia del 1 ottobre 2008) ad 8 anni di carcere. Una richiesta profondamente ingiusta, che trova motivazione nella volontà della procura di non considerare le prove video che scagionano il giovane da ogni accusa. Da lunedì Santos (detenuto da 36 giorni) è stato privato del diritto di telefonare e il permesso di visita concesso alla sua compagna è stato revocato.


Santos: il processo (03-12-2008)
04 - 12 - 2008
Ieri s'è tenuto il processo a Santos Mirasierra (ultras dell'Olympique di Marsiglia arrestato in occasione di Atletico Madrid-Marsiglia del 1 ottobre 2008), sempre detenuto in Spagna. La procura ha depositato immagini a carico di Santos, dove il ragazzo viene visto spingere leggermente un poliziotto mentre presta soccorso ad una donna. Gli stessi agenti che lo accusano hanno detto di basare le proprie testimonianze su tali immagini. Santos, però, fu arrestato (al termine della partita, sugli autobus dei tifosi marsigliesi) molto prima che le vedessero. Il che fa apparire l'azione giudiziaria attuale come il mezzo per giustificare un arresto sommario e ingiustificabile. Un agente lo ha anche accusato d'aver tenuto un seggiolino in mano (alcuni furono lanciati contro i poliziotti) ma non esistono prove a supporto di tale affermazione. Ultras spagnoli e francesi, ascoltati come testimoni, hanno contestato tali dichiarazioni. La difesa ha avuto la possibilità di far testimoniare Christine Valette, tifosa dell'Olympique Marsiglia che (come mostrano le immagini sopra citate) finì a terra durante la carica della polizia (rimanendo pure ferita) e fu prontamente soccorsa dal Santos. Proprio in tale contesto (per aiutare la donna) rientra la leggera spinta del Santos ad un agente di polizia. La difesa ha accusato senza mezzi termini la polizia spagnola, inchiodandola alle proprie responsabilità: «Se ci sono stati problemi di ordine pubblico, sono la conseguenza della carica della polizia.» La polizia, dopo aver parlamentato con alcuni tifosi marsigliesi (tra cui lo stesso Santos), decise di punto in bianco di dar via libera ai manganelli per ottenere la rimozione dello striscione degli Ultras Marseille, in quanto avente come simbolo un teschio. La cosa più curiosa è che proprio dall'altra parte dello stadio era liberamente esposto uno striscione con un simbolo analogo, di proprietà del Fruente Atlético. Durante il corso della seduta, un po' stranamente, il giudice Caridad Hernandez ha chiesto che non si parlasse più dello striscione degli Ultras. «Non è questo l'oggetto del processo, altri tribunali potranno giudicare tale vicenda.» L'avvocato Erlantz Ibarrondo-Merino ha però ribattuto che tale vicenda è all'origine di tutto l'accaduto. L'accusa ha chiesto se nel teschio degli Ultras Marseille si ravvisasse una simbologia razzista e dopo aver avuto risposta negativa (il Gruppo è notoriamente su un fronte politico opposto), ha concluso che tale simbolo (che gli Ultras Marseille espongono da anni) sarebbe stato esposto per provocare i rivali spagnoli, giacché questi ultimi ne hanno uno uguale. Incredibile ma vero: «Lo striscione appeso dagli Ultras era una provocazione, perché ce ne era uno simile dall'altra parte.» Guy Cazadamont, Responsabile della Sicurezza per l'Olympique Marsiglia ha ricordato alla corte che lo striscione degli Ultras Marseille era al suo quarto ingresso in Spagna e che in passato non aveva mai incontrato ostacoli. Il Procuratore del tribunale penale di Madrid ha chiesto la stessa pena proposta dal pubblico ministero: otto anni di detenzione per "turbativa dell'ordine pubblico" e "attentato all'autorità". Il processo è terminato alle ore 16 ed è durato circa cinque ore. Entro 48 ore il giudice dovrà emettere il suo giudizio.


Santos: condannato un innocente
05 - 12 - 2008
Santos Mirasierra (ultras dell'Olympique di Marsiglia arrestato in occasione di Atletico Madrid-Marsiglia del 1 ottobre 2008), processato mercoledì 3 dicembre 2008 dal tribunale penale di Madrid dopo più di due mesi di prigione, è stato incredibilmente condannato oggi a 3 e 6 mesi di carcere per "turbativa dell'ordine pubblico" e "lesioni". Il ragazzo (come dimostrato da immagini video) aveva leggermente spinto un agente nel tentativo di soccorrere una donna a terra, rimasta ferita durante una carica insensata della polizia spagnola. L'avvocato spagnolo di Santos ha già deciso di ricorrere in appello. Il presidente dell'Olympique Marsiglia ha fortemente criticato la sentenza, che in Francia (e in particolare a Marsiglia) sta suscitando forte clamore. Martedì prossimo, a Marsiglia, si giocherà la gara di ritorno tra l'Olympique e l'Atletico. L'ingiustizia non ha confini.
 
posted by Senza Padroni at 6:15 PM | 0 comments
venerdì, novembre 28
La repubblica delle banane... marroni.


Guardate che obbrobrio. E' la nuova divisa della NazionaleVia l'azzurro, c'è il marrone!
da quotidiano.net
Maglia azzurro stinto, un incrocio slavato fra i colori dell'Argentina e della Lazio; calzoncini e calzettoni marroni che gli ideatori hanno pure il coraggio di definire "color legno"... di Xavier Jacobelli

Bologna, 27 novembre 2008 - E' orrenda. E' la nuova divisa della Nazionale italiana quattro volte campione del mondo e una volta campione olimpica. Maglia azzurro stinto, un incrocio slavato fra i colori dell'Argentina e della Lazio; calzoncini e calzettoni marroni che gli ideatori hanno pure il coraggio di definire "color legno". Come di legno è la fantasia di chi ha partorito questo scempio di quasi cent'anni di storia e di tradizione azzurra.

Non appena ne conosceremo nome, cognome e codice fiscale, sarà nostra premura pubblicizzarli perchè è giusto che ognuno si assuma le proprie responsabilità e milioni di tifosi della Nazionale sappiano chi devono ringraziare per questo colpo di genio. A rivelarlo, meritoriamente, è stato stamane il Corriere dello Sport-Stadio, a pag. 2, con un interessante servizio firmato da Andrea Santoni, corredato dal fotomontaggio che vi proponiamo e che dà l'idea della nefandezza perpetrata dai creativi dell'azienda fra gli sponsor del Club Italia.

Il debutto di questa porcheria cromatica è fissato per il 15 giugno 2009, a Pretoria, in Sudafrica, dove l'Italia affronterà gli Usa nella gara inaugurale della Confederations Cup. Nell'attesa, chissà se la Federcalcio ci spiegherà quanto le frutta questa nuova, impresentabile divisa; perchè abbia deciso di cambiarla; in base a quali motivazioni sia stata presa una scelta che non sta né in cielo né in terra.

Ma, soprattutto, vogliamo sapere se sia stato il presidente federale Abete o chi per lui a prendere a calci qualcosa che non si può mai vendere e appartiene al popolo dei tifosi, non a chi siede sulle poltrone di Via Allegri: il colore della maglia, cioè la storia, l'epopea, il blasone di una fra le rappresentative più forti del mondo. Ve l'immaginate il Brasile che svende il suo verde-oro alle invenzioni colorate di uno sponsor? Purtroppo noi non siamo il Brasile. Noi siamo, anche nel calcio, la repubblica delle banane. Marroni.
 
posted by Senza Padroni at 12:05 PM | 0 comments
venerdì, novembre 21
Lode ai Blucerchiati: mille di queste tifoserie.

Sampdoria - Divieto striscioni, tifosi in corteo domenica

Tifosi sampdoriani in corteo domenica prossima, prima della partita con il Catania, per protestare contro le norme che vietano di esporre striscioni allo stadio senza l'autorizzazione della questura. Alla manifestazione, indetta dai gruppi della gradinata sud, oggi aderisce anche la Federazione dei clubs blucerchiati. Il corteo partirà a mezzogiorno dai giardini della stazione Brignole in direzione dello stadio "Ferraris". "Parteciperemo compatti al corteo - si legge in un comunicato della Federclubs - per rivendicare il diritto di esporre i nostri striscioni negli stadi, ritenendo ingiusta la richiesta di autorizzazione all'esposizione, atteso che la libertà di espressione è un diritto costituzionalmente garantito". La Federazione dei clubs blucerchiati ricorda di essere stata, nel 1966, la prima associazione di tifosi organizzati nata in Italia e "ha sempre avuto nel suo dna la sana passione sportiva e l'orgoglio di portare, negli stadi italiani ed esteri, gli striscioni della Sampdoria".
 
posted by Senza Padroni at 2:48 PM | 2 comments