lunedì, luglio 21
In memoria di Carlo Giuliani

Immerso in un caldo più che estivo, il ricordo di Carlo Giuliani è ancora vivo nei cuori di chi da un senso alle lotte, alla giustizia, all'ugualianza. Manifestare è un diritto che va difeso anche con la violenza, perchè c'è chi scelgie la violenza per combattere chi si oppone e in egual modo va restituita, mai con la stessa forza, mai con le stesse "condanne", mai come la loro violenza, ma va ridata.
E' bello credere che il mondo vada avanti con la pace , la libertà, il bene, parole che tutti abbiamo in testa ma trasformarle in fatti è compito arduo specie per chi dopo la lotta deve rispondere a denuncie inventate, deve medicarsi perchè il sangue cola sulla faccia, perchè la mente è affossata da sentenze inique, ingiuste, di parte...
Sempre contro chi opprime, chi usa il manganello per opprimere.
Violenza che servirebbe a spazzare un pò di merda dal parlamento italiano, pieno zeppo di gente schifosa che difende i criminali e criminalizza la gente libera.
Sempre a difesa di chi mette avanti alla propria vita la libertà e fa di tutto per difenderla.
E' proprio di questi giorni la sentenza sulla scuola Diaz, su Bolzaneto: gente assolta per aver massacrato ragazzi, donne, bambini, anziani, infamia fatta persona-
LIBERI, scagionati dalla propria violenza.
Mamme piangono figli, padri con la rabbia dentro per aver perso figli a causa di gente esaltata, che non vedranno mai il carcere, non c'è giustizia in italia, questa è un'ulteriore dimostrazione.
Odio, chiama odio, violenza chiama violenza, omicidi chiamano libertà, la politica chiama la guerra!
E' un fatto d'appartenenza...
In memoria di Carlo Giuliani...
In memoria di tutti i compagni caduti per la libertà, per la giustizia, per l'uguaglianza tra ricchi e poveri.

 
posted by Senza Padroni at 4:02 PM |


1 Comments:


At 9/25/2008 10:07 AM, Anonymous Anonimo

Odio, chiama odio, violenza chiama violenza, omicidi chiamano libertà, la politica chiama la guerra!
sicuramente dispiace x la morte del ragazzo, ma non dimentichiamoci di quello che stava facendo....
R.B.