sabato, maggio 20


Questa vicenda mi ha dato la forza di reagire a tutto quello che ho subito in fabbrica. Il senso della mia vita è quello di continuare a lottare: voglio vivere, non voglio andarmene così. Non posso stare seduto ad aspettare la fine... che questa malattia mi consumi del tutto, senza aver fatto nulla per riacquistare la mia dignità di uomo. Dico ai miei tre figli: vedete, nella mia sfortuna lotto perchè ho un debito nei vostri e nei miei confronti. Se sentite di stare nel giusto, andate avanti senza alcun timore. Il pensiero che maggiormente mi preoccupa è di lasciarli, perchè questa terra non offre nulla, nel momento in cui hanno maggiormente bisogno. Assieme a mia moglie sono la mia forza. Il male un pò mi ha cambiato, nel senso che mi ha aperto:ora non ho più niente da perdere.

Nicola Lovecchio: operaio morto per un tumore protratto nell'Enichem. Grazie al suo sforzo investigativo, con l'aiuto di Medicina Democratica, ha aiutato tante vittime dell'Eni a denunciare e far arrestare i colpevoli di questa strage di cui nessuno più, ahimè, parla...

Questo il retrocopertina del bellissimo libro di Giulio Di Luzio, giornalista biscegliese, per molti anni del Manifesto, che si è occupato delle problematiche legate al lavoro e all'immigrazione. Un libro dal mio punto di vista autentico e molto crudo che descrive in maniera chiara e senza ombre, le questioni legate all'insediamento e ai danni che l'industria di stato ENI ha portato a Manfredonia e tutti i retroscena legati alla giustizia italiana incapace, come avviene spesso, di punire i colpevoli senza, come in questo caso, che vite umane vengano sacrificate...
 
posted by Senza Padroni at 3:25 PM |


1 Comments:


At 6/07/2006 8:32 AM, Anonymous Anonimo

A denunciare e far arrestare??? Non ha ancora pagato nessuno per le nefandezze dell'ex petrolchimico, intanto noi abbiamo perso fratelli, parenti e amici e non ci resta che una lapide in un cimitero o nello stadio per il nostro Pasquale.
Nel frattempo i politici non contenti stanno rifacendo gli stessi sbagli del passato e le carogne che oggi come ieri ci stanno avvelenando, mettono qualche spiccioletto nella squadra di calcio pensando di annebiare la mente della gente. Anche se in parte ci riescono, anche se tutti...IO NO! Non un applauso, non un soldo: questa non è la mia squadra, questa non è la mia dirigenza!